Oil & Gas (-0,1%) – Bene Saras (+6,7%) nell’ottava

Il Ftse Mib ha chiuso le ultime cinque sedute con un rialzo complessivo dell’1,4% a 26.966 punti, in una settimana in cui il focus dei mercati si è diviso tra le indicazioni provenienti dalla stagione delle trimestrali e l’outlook della politica monetaria.

Il report sull’inflazione Usa di gennaio ha evidenziato un’accelerazione superiore alle previsioni al 7,5%, rafforzando le aspettative di un massiccio ciclo di rialzi dei tassi da parte della Fed nel 2022 con un aumento di un punto percentuale entro luglio.

In Europa, Christine Lagarde ha ribadito che ogni modifica della politica monetaria avverrà in maniera graduale per non compromettere la ripresa e il capo economista Bce Philip Lane ha ribadito che l’inflazione nell’eurozona scenderà senza bisogno di misure più restrittive.

Per quanto riguarda le quotazioni del greggio, i guadagni di venerdì hanno consentito una chiusura di ottava in positivo recuperando le perdite delle sedute precedenti in scia a un possibile accordo Usa-Iran sul nucleare che potrebbe aumentare l’offerta globale.

I prezzi sono stati sostenuti venerdì dai commenti dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, secondo cui Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti potrebbero contribuire ad attenuare l’incremento dei prezzi estraendo più greggio. L’AIE ha poi aggiunto che la produzione Opec+ a gennaio è rimasta al di sotto del target di 900.000 barili al giorno.

Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un -0,1% w/w, rispetto al +1,5% w/w del corrispondente indice europeo. Tra le big del comparto bene Tenaris (+2,3% w/w), attesa questa settimana alla prova dei conti.

Bilancio settimanale in lieve rialzo per Eni (+0,4% w/w), mentre sono prevalse ancora le vendite su Saipem (-2,8% w/w) dopo il crollo dell’ottava precedente. Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni in evidenza Saras (+6,7% w/w), con gli acquisti che hanno premiato anche Maire Tecnimont (+3,3% w/w).