Banche (-10,6%) – Ottava sotto pressione per il comparto

Il Ftse Italia Banche termina l’ottava con un forte ribasso del 10,6% e al di sotto dell’analogo indice europeo (-8,5%), frenando anche il Ftse Mib (-2,8%).

In primo piano restano le tensioni internazionali tra Russia e Occidente sulla questione Ucraina, dopo l’attacco russo nel Paese ordinato dal presidente Vladimir Putin. Condanne unanimi per l’azione del Cremlino sono arrivate dalle potenze occidentali, che hanno varato pesanti sanzioni contro Mosca, con gli Usa e l’UE in testa.

Una situazione che accentua le preoccupazioni per la crescita dell’economia globale, già minacciata dall’elevata inflazione e dalla prospettiva di un minor supporto da parte delle banche centrali.

In questo scenario, con lo spread che ha oscillato in area 160-170 pb, il comparto bancario ha archiviato una settimana da dimenticare.

Sul Ftse Mib frenano, tra le altre, UniCredit (-14%), che ha rassicurato sulla solidità della propria controllata in Russia, Mediobanca (-8,1%), che ha registrato un nuovo ingresso nel patto di consultazione, Bper (-10,4%), che ha concesso a Nexi un’esclusiva di 60 giorni sul ramo merchant acquiring, e Banco Bpm (-12,1%), sempre oggetto dei rumor di M&A.

Sul Mid Cap stop per Mps (-7,3%), in attesa delle prime mosse del neo Ad Luigi Lovaglio e di novità sulle interlocuzioni tra il Tesoro e l’UE per la proroga della presenza pubblica nel capitale.

Sullo Small Cap sottotono Carige (-1,9%), per cui è stata trovata una soluzione con l’ingresso nel gruppo Bper.