Mercati – Previsto avvio poco mosso per l’Europa, non si ferma il caro greggio

Le borse europee dovrebbero iniziare la seduta incerte, in un mercato che continua a monitorare l’evolversi della situazione in Ucraina e con il greggio che prosegue il rally innescato dallo scoppio del conflitto.

Chiusura in rialzo ieri a Wall Street e in prossimità dei massimi di giornata, dopo le rassicurazioni del presidente della Federal Reserve Jerome Powell. Lo S&P 500 ha guadagnato l’1,9%, il Dow Jones l’1,8% e il Nasdaq l’1,6%.

Tra i mercati asiatici, stamane, ha chiuso in positivo dello 0,7%, mentre Hong Kong avanza dello 0,3% e Shanghai arretra dello 0,1%.

Il sentiment degli operatori resta ispirato alla cautela in attesa della ripresa dei negoziati tra Russia e Ucraina, mentre si attenua la domanda di beni rifugio innescata dall’aggravarsi delle ostilità.

Le sanzioni imposte dall’Occidente ai danni di Mosca hanno però alimentato i timori di problemi alle forniture di energia e commodity, con il petrolio che prosegue la sua corsa su nuovi massimi dal 2013.

Nel suo intervento alla commissione dei Servizi finanziari della Camera statunitense, ieri Powell ha confermato l’intenzione di un aumento dei tassi di interesse a marzo ma di 25 punti base e non più di 50.

Il numero uno della banca centrale Usa ha ribadito la volontà di contrastare l’elevata inflazione, sottolineando però come la guerra in Ucraina abbia reso l’outlook molto più incerto anche per l’economia statunitense.

Sul fronte macro, l’agenda di oggi prevede la lettura finale di febbraio degli indici Pmi servizi e composito di Italia, Francia, Germania, Eurozona, Gran Bretagna e Stati Uniti, oltre ai verbali dell’ultimo direttivo della Bce.

In mattinata verranno diffusi inoltre il tasso di disoccupazione a gennaio in Italia e nell’Eurozona e l’indice dei prezzi alla produzione dell’Eurozona, mentre nel pomeriggio in Usa usciranno le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e l’Ism non manifatturiero di febbraio.

Per quanto riguarda l’azionario, da seguire Telecom Italia dopo che la società ha presentato ieri sera a mercati chiusi i risultati 2021 e il piano industriale 2022-2024 che avvia un percorso di trasformazione basato sulla creazione di distinte legal entities, Netco e Servco