Mercati – Acquisti nel Vecchio Continente, Piazza Affari a +1,9%

Mattinata positiva per le borse europee, che tentano di dar seguito al recupero dell’ultima ottava. Il Ftse Mib di Milano avanza dell’1,9% a circa 23.490 punti. Rialzi piuttosto decisi anche per il Dax di Francoforte (+2,6%), il Cac 40 di Parigi (+1,7%) e l’Ibex 35 di Madrid (+1,3%), più cauto il Ftse 100 di Londra (+0,3%). In progresso tra lo 0,6% e l’1% anche i futures su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, dopo la chiusura debole di Wall Street di venerdì.

Il focus resta sull’evoluzione del conflitto tra Russia e Ucraina, che si preparano ad un nuovo round di colloqui, aspettando la riunione della Fed di questa settimana. Mercoledì la banca centrale statunitense dovrebbe incrementare il costo del denaro di 25 punti base, avviando un ciclo di rialzi dei tassi di interesse che dovrebbe prevedere un intervento in ciascuna delle prossime riunioni da qui a fine anno.

L’obiettivo è quello di contrastare l’inflazione, aggravata dall’invasione russa e dalle sanzioni verso Mosca, che hanno innescato un’ulteriore impennata dei prezzi delle materie prime. I timori di un impatto sulla crescita economica si riflettono anche nell’appiattimento della curva dei rendimenti dei Treasury statunitensi.

Sul fronte geopolitico, secondo la Casa Bianca, la Russia ha chiesto assistenza militare alla Cina. Intanto, i missili russi hanno colpito una struttura di addestramento militare vicino alla Polonia, facendo temere per un allargamento del conflitto oltre i confini ucraini. In programma oggi un incontro tra i funzionari di Washington e Pechino per discutere della crisi.

Sul Forex l’euro/dollaro si apprezza a 1,096 mentre il cambio fra biglietto verde e yen sale a 108. Tra le materie prime perdono ancora terreno le quotazioni del greggio, con il Brent (-3,9%) a 108,4 dollari e il Wti (-4,9%) a 104,0 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è poco mosso a 159 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,94%.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende maggiormente capitalizzate gli acquisti premiano soprattutto Bper (+5,7%) e Telecom Italia (+5%), dopo il Cda che ha aperto al dialogo con KKR per verificare l’attrattività e la concretezza di una possibile offerta di acquisto da parte del fondo americano, rispetto al piano approvato e confermato dalla Società. In rialzo anche Pirelli (+4,3%) e Intesa (+4,2%) mentre arretrano le utilities Terna (-1,5%) e Snam (-1,1%) oltre a Tenaris (-1,1%).