Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +0,8%, al di sopra del corrispondente europeo (-0,5%) e del Ftse Mib (+0,3%).
Giornata incerta per i listini del Vecchio Continente, con focus sempre sul conflitto tra Russia e Ucraina e sulle aspettative di crescita e inflazione. Christine Lagarde, presidente della Bce, ha escluso per il momento segnali di stagflazione, ma ha ammesso che la guerra avrà un impatto sull’economia della zona euro, specialmente nel breve termine. Intanto salgono le quotazioni del greggio e i rendimenti dei titoli obbligazionari, con un’inversione in alcuni tratti della curva che potrebbe anticipare un rallentamento della crescita.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si è attestato a 153 punti base, con il decennale italiano in forte rialzo all’1,97%.
Tornando al comparto utility di Piazza Affari, ha fatto meglio A2A (+1,9%)
Hera (+0,1%), che aderisce anche quest’anno alla Giornata Mondiale dell’Acqua che si celebrerà oggi 22 marzo, ha sviluppato, in collaborazione con ENEA, Università di Bologna e Irritec, un prototipo in grado di depurare le acque reflue al fine di utilizzarle per irrigare e fertilizzare i campi coltivati, con benefici in termini di maggiore disponibilità idrica, apporto di nutrienti, riduzione dei concimi chimici, sostenibilità ambientale e qualità della filiera depurativa.
Tra le mid, Green BidCo ha acquistato 7.913.513 azioni ordinarie di Falck Renewables (0,0%), nell’ambito dell’OPA obbligatoria totalitaria.
In coda ERG che ha ceduto il 2,3%.
Tra le small in evidenza Ambienthesis (+3,4%).
Edison (-2%) ha reso noto che Transalpina di Energia ha comunicato le proposte e l’elenco dei candidati amministratori per l’assemblea convocata per il prossimo 31 marzo.
A febbraio 2022, secondo i dati di Terna, l’Italia ha consumato 25,5 miliardi di kWh di energia elettrica, in crescita del 2,8% rispetto allo stesso mese del 2021. La produzione nazionale netta è risultata pari a 22,2 miliardi di kWh, in crescita del 7,5%. In crescita le fonti di produzione eolica (+32,8%), termica (+19%), fotovoltaica (+16,6%) e geotermica (+1,9%), in forte calo invece quella idroelettrica (-51,3%) per effetto delle scarse precipitazioni che hanno caratterizzato il periodo e che comportano anche un livello di riempimento degli invasi prossimo ai valori minimi registrati negli ultimi 50 anni.