Immsi nel 2021 registra ricavi consolidati pari a 1.709,6 milioni, il risultato più alto dal 2009, in crescita del 24,2% sul 2020.
Nel dettaglio, nel settore industriale il gruppo Piaggio ha riportato ricavi aumentati dell’11% a 1.668,7 milioni (+28,1% a cambi costanti), mentre nel comparto navale il gruppo Intermarine ha consuntivato ricavi pari a 38,1 milioni, di cui 33,8 milioni riferibili al Settore Militare e 4,6 milioni alla divisione Fast Ferries e Yacht, principalmente riferiti alle attività svolte dal cantiere di Messina. Il portafoglio ordini al 31 dicembre 2021 è pari a circa 34 milioni di euro. Il settore Immobiliare e Holding presenta, infine, ricavi netti pari a 2,8 milioni, valore quasi raddoppiato rispetto al 31 dicembre 2020 (1,5 milioni).
L’Ebitda del gruppo segna un progresso del 23,8% a 230,5 milioni, il valore più elevato mai registrato, con il relativo margine al 13,5%, stabile rispetto al 2020.
L’Ebit si fissa a 97,8 milioni, in aumento del 47,1 per cento.
L’utile netto complessivo balza a 35,4 milioni da 15,8 milioni del 2020, dopo aver spesato imposte per 26,8 milioni.
L’indebitamento finanziario netto del gruppo risulta pari a 764,2 milioni, in calo di 38,7 milioni rispetto a 802,9 milioni a fine anno 2020, beneficiando dell’effetto del positivo andamento del business e dell’attenta gestione del capitale circolante, pur in presenza di investimenti per 165 milioni (+15,2% rispetto all’anno precedente).
Il Cda propone ai soci un dividendo di 3 centesimi di euro per azione (nessun dividendo nell’esercizio precedente) per complessivi 10.215.900 euro. La data di stacco della cedola è il giorno 16 maggio 2022, record date il 17maggio e data di pagamento il 18 maggio.
Il gruppo Immsi segue con attenzione l’evoluzione della crisi tra Russia e Ucraina, che rischia di avere significative ripercussioni sull’economia mondiale anche a seguito delle
sanzioni, già entrate in vigore o ancora in via di definizione. L’estrema diversificazione
geografica delle vendite fa sì che al 31 dicembre 2021 l’esposizione del gruppo in quest’area sia sostanzialmente nulla (0,05% in termini di fatturato).