Mercati Usa – Apertura negativa, Nasdaq a -0,8%

Partenza negativa a Wall Street mentre si stabilizza il mercato obbligazionario dopo il sell-off innescato dalle aspettative di un’azione più aggressiva delle banche centrali per contrastare l’inflazione.

Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq cede lo 0,8%, il Dow Jones lo 0,6% e lo S&P 500 lo 0,5%.

I bond sono stati penalizzati dall’impegno delle banche centrali ad agire più rapidamente per contrastare le pressioni sui prezzi mentre gli investitori guardano all’azionario come una possibile protezione dall’inflazione, spingendo lo S&P 500 in rialzo in cinque delle ultime sei sedute.

Restano però i timori di un rallentamento della crescita economica a causa della crisi in Ucraina, complici i pochi segnali di progressi verso una soluzione diplomatica tra Mosca e Kiev.

In giornata il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, interverrà al BIS Innovation Summit dopo aver aperto nei giorni scorsi ad un possibile rialzo dei tassi da 50 punti base nel prossimo meeting del Fomc.

Intanto il rendimento del decennale americano arretra di circa tre punti base al 2,35%, dopo aver toccato i massimi da metà 2019, e quello del biennale di circa quattro punti base al 2,12%.

Sul Forex il biglietto verde continua a rafforzarsi nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro sceso nuovamente sotto la soglia di 1,10 a 1,098 e il dollaro/yen stabile a 120,7.

Domani, invece, il presidente Usa Joe Biden parteciperà in Europa a un summit straordinario della Nato, a un vertice del G7 e a una riunione del Consiglio europeo, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza energetica dell’Europa dalla Russia e di concordare nuove sanzioni con gli alleati.

La minaccia di nuove misure ai danni di Mosca sta spingendo nuovamente al rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+4,1%) a 120,2 dollari e il Wti (+4%) a 113,6 dollari in attesa anche dell’uscita dei dati settimanali Eia questo pomeriggio.