Global Markets Media – Meta Platforms (+0,4%), accordo tra Parlamento UE e Stati membri sul Digital Markets Act

Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore media:

Giornata positiva per le Borse europee: il Ftse Mib guadagna l’1,1%, il Dax l’1,2% e il Ftse 100 lo 0,1%. A Wall Street, il Nasdaq avanza dello 0,5%, lo S&P 500 oscilla sulla parità e il Dow Jones cede lo 0,3%.

La Commissione Europea ha accolto con favore il rapido accordo politico raggiunto ieri tra il Parlamento Europeo e gli Stati membri dell’UE sul Digital Markets Act (DMA). Il regolamento, concordato in poco più di un anno dalla sua proposta, è tra le prime iniziative di questo tipo per regolare in modo completo il potere di controllo delle più grandi aziende digitali.

La responsabile della Concorrenza UE, Margrethe Vestager, ha detto: “Quello che vogliamo è semplice: Mercati equi anche nel digitale. Ora stiamo facendo un enorme passo avanti per arrivarci – che i mercati siano equi, aperti e contendibili. Le grandi piattaforme gatekeeper hanno impedito alle imprese e ai consumatori di godere dei benefici dei mercati digitali competitivi. I gatekeeper dovranno ora rispettare una serie ben definita di obblighi e divieti. Questo regolamento, insieme ad una forte applicazione del diritto della concorrenza, porterà condizioni più eque ai consumatori e alle imprese per molti servizi digitali in tutta l’UE”.

Il commissario per il mercato interno Thierry Breton ha riportato: “Questo accordo sigilla la tappa economica della nostra ambiziosa riorganizzazione del nostro spazio digitale nel mercato interno dell’UE. Lavoreremo rapidamente alla designazione dei gatekeepers sulla base di criteri oggettivi. Entro 6 mesi dalla loro designazione, dovranno rispettare i loro nuovi obblighi. Attraverso un’applicazione efficace, le nuove regole porteranno una maggiore contendibilità e condizioni più eque per i consumatori e gli utenti commerciali, il che permetterà una maggiore innovazione e scelta nel mercato. Siamo seri su questo impegno comune: nessuna azienda al mondo può chiudere un occhio sulla prospettiva di una multa fino al 20% del suo fatturato globale se viola ripetutamente le regole”.

La DMA si applicherà ai gatekeeper, aziende che creano colli di bottiglia tra imprese e consumatori, e talvolta controllano interi ecosistemi, costituiti da diverse piattaforme di servizi come marketplace online, sistemi operativi, servizi cloud o motori di ricerca online. Questi guardiani saranno soggetti a una serie di obblighi e divieti chiaramente definiti. Questi sono stabiliti in riferimento alle pratiche di mercato più sleali, o alle pratiche che creano o rafforzano le barriere per le altre aziende, con l’obiettivo generale di garantire la contendibilità dei servizi digitali dei gatekeepers.

Allo stesso tempo, la DMA creerà un efficace meccanismo di applicazione che garantirà il rapido rispetto di precisi obblighi.

La DMA è parte dell’ambiziosa riforma dello spazio digitale insieme al Digital Services Act, che mira a garantire un ambiente online sicuro e responsabile. Preso insieme, questo pacchetto stabilirà una serie completa di nuove regole per tutti i servizi digitali, compresi i social media, i mercati online e altre piattaforme online che operano nell’Unione europea. Questa è una componente chiave della strategia digitale europea per rendere l’Europa adatta all’era digitale.

La DMA completerà l’applicazione del diritto della concorrenza a livello europeo e nazionale. Le nuove regole non pregiudicano l’applicazione delle regole di concorrenza dell’UE e delle regole di concorrenza nazionali relative al comportamento unilaterale.

L’accordo politico raggiunto dal Parlamento europeo e dal Consiglio è ora soggetto all’approvazione formale dei due co-legislatori. Una volta adottato, il regolamento DMA sarà direttamente applicabile in tutta l’UE e si applicherà sei mesi dopo l’entrata in vigore.

La Commissione ha proposto l’AMA nel dicembre 2020 per affrontare le conseguenze negative derivanti da alcuni comportamenti delle piattaforme online che fungono da “guardiani” digitali del mercato unico dell’UE.

Quando un gatekeeper si impegna in pratiche commerciali come favorire i propri servizi o impedire ai propri utenti commerciali di raggiungere i consumatori, può impedire o rallentare servizi preziosi e innovativi dei propri utenti commerciali e concorrenti. Inoltre, quando un gatekeeper si impegna in pratiche sleali come l’imposizione di condizioni di accesso inique al proprio app store o impedendo l’installazione di applicazioni da altre fonti, è probabile che i consumatori paghino di più o siano addirittura effettivamente privati dei benefici che servizi alternativi avrebbero potuto portare.

La DMA sarà implementata attraverso una solida architettura di supervisione, in base alla quale la Commissione sarà l’unica responsabile dell’applicazione delle regole, in stretta collaborazione con le autorità degli Stati membri dell’UE.

La Commissione sarà in grado di imporre sanzioni e multe fino al 10% del fatturato mondiale di una società, e che possono, in caso di violazioni ripetute, arrivare fino al 20% di tale fatturato. In caso di violazioni sistematiche, la Commissione potrà anche imporre qualsiasi rimedio comportamentale o strutturale necessario per garantire l’efficacia degli obblighi, compreso il divieto di ulteriori acquisizioni pertinenti alla violazione.

Infine, la DMA dà alla Commissione il potere di condurre indagini di mercato che garantiranno che gli obblighi stabiliti nel regolamento siano mantenuti aggiornati nella realtà in costante evoluzione dei mercati digitali.

Il testo, che potrebbe entrare in vigore già in ottobre, si applica alle più grandi piattaforme, tra cui Meta Platforms (+0,4%).

UBS ha confermato la raccomandazione ‘buy’ su Meta Platforms, con un target price di 280 dollari.