Global markets Banche – La trimestrale affonda Crédit Agricole (-3,8%)

Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore banche:

Giornata positiva per i mercati azionari europei: il Ftse Mib guadagna lo 0,5%, il Dax lo 0,6% e il Ftse 100 l’1,2%. A Wall Street, il Nasdaq cede il 2,6%, lo S&P 500 l’1,9% e il Dow Jones l’1,4%.

Un giudice di New York ha detto agli avvocati di JP Morgan (-1,4%) che è improbabile che la banca vinca subito una richiesta di 162 milioni di dollari contro Tesla. La banca sta cercando i soldi come risarcimento dei danni in una causa per i warrant che ha rivalutato dopo che il CEO di Tesla, Elon Musk, nel 2018 aveva twittato di essersi assicurato finanziamenti per rendere la casa automobilistica privata.

Société Générale (+0,1%) ha chiuso il primo trimestre 2022 con un utile netto reported di competenza del gruppo pari a 842 milioni, aumentato del 3,4%; l’utile netto adjusted, escludendo le componenti straordinarie e l’applicazione dell’IFRIC 21, si esprime in 1,57 miliardi (+21,3% rispetto al primo trimestre 2021).

Il gruppo Crédit Agricole (-3,8%) ha archiviato il primo trimestre 2022 con un utile netto pari a 1,3 miliardi, in diminuzione del 24,1% sul pari periodo del 2021, un risultato che sconta gli accantonamenti su Russia e Ucraina.

BNP Paribas (+1,3%) potrebbe essere il prossimo grande istituto a essere soggetto a requisiti patrimoniali più elevati a causa della sua attività di leveraged finance, dopo che le autorità di regolamentazione hanno detto a Deutsche Bank (-1,9%) di aumentare i suoi buffer.

Se BNP non dovesse riuscire a ridurre il rischio, riporta Bloomberg, è probabile che la BCE richieda di mettere da parte più capitale per attutire potenziali perdite di credito. La Banca centrale europea sta cercando di applicare in modo più rigoroso le linee guida per i prestiti con leva che ha stabilito cinque anni fa. Il presidente del consiglio di sorveglianza della BCE, Andrea Enria, ha affermato che l’autorità di regolamentazione condurrà ispezioni in loco per valutare la conformità delle banche, minacciando requisiti patrimoniali più elevati se si discostano.