Ieri il Ftse Italia Moda ha registrato un -2,1%, leggermente meglio del corrispondente europeo (-2,3%) ma sottoperformando il Ftse Mib (-0,6%).
Chiusura negativa per le borse europee, appesantite dai ribassi di Wall Street. L’atteggiamento meno restrittivo delle attese da parte della Fed, che aveva trainato i listini americani nella seduta precedente, ha tuttavia riacceso i timori per l’elevata inflazione, spingendo i rendimenti dei bond alle stelle.
Anche la BoE ha alzato i tassi, mentre dall’agenda macroeconomica emergono il crollo degli ordini di fabbrica tedeschi e dell’indice Caixin servizi cinese, in attesa del job report statunitense di oggi.
Tornando alle società del comparto, tiene Intercos (%) che nel 1Q 2022 ha registrato ricavi consolidati pari a 174,6 milioni, in crescita del 21,1% anche a parità di perimetro (+17,8% a cambi costanti).
Il gruppo ha confermato le attese precedentemente comunicate, che prevedono una crescita nel 2022 a livello di vendite nette in un range compreso tra il 10 e il 15%, anche in considerazione della complessità nella gestione della supply chain che sta comportando tempi più lunghi del normale di trasformazione degli ordini in fatturato.
Tra le small, in forte rialzo Rosss (+14,9%) che si avvicina al prezzo di 1,02 euro al quale PJ Ability ha promosso un’offerta pubblica di acquisto volontaria avente ad oggetto la totalità delle azioni Rosss finalizzata al delisting. Tale corrispettivo incorpora un premio del 19% rispetto al prezzo ufficiale al 4 maggio (giorno di borsa precedente la comunicazione dell’offerta al mercato), pari a 0,86 euro, per un controvalore massimo complessivo di 1.887.000 euro.
Infine, sull’internazionale, Ermenegildo Zegna ha riportato un fatturato pari a 377,6 milioni nel primo trimestre 2022, con un aumento del 25,4% su base annua.