Mercati Usa – Previsto avvio negativo dopo inflazione superiore alle attese

I futures sull’azionario Usa scambiano in ribasso, preannunciando una partenza negativa a Wall Street dopo che i dati sull’inflazione a stelle e strisce ad aprile hanno mostrato una crescita superiore alle attese

Ieri i principali indici americani hanno chiuso contrastati, al termine di una seduta volatile in cui hanno cambiato direzione più volte. Il Nasdaq è rimbalzato dell’1% e lo S&P 500 è salito dello 0,2%, mentre il Dow Jones ha ceduto lo 0,3%.

Sul fronte macro, lo scorso mese i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono cresciuti dello 0,3% su base mensile (+0,2% il consensus) e dell’8,3% su base annua (+8,1% il consensus), rispetto al +1,2% e al +8,5% di marzo.

L’indice core, escluse le componenti più volatili come alimentari ed energia, ha mostrato un incremento dello 0,6% su base mensile (+0,4% il consensus) e un +6,2% su base annua (+6% il consensus).

Numeri che evidenziano il persistere delle pressioni sui prezzi che stanno appesantendo l’economia globale, rafforzando le aspettative di una stretta aggressiva da parte della Federal Reserve dopo il maggior rialzo dei tassi di interesse dal 2000 della settimana scorsa.

Diversi membri della banca centrale Usa hanno ribadito il messaggio del chairman Jerome Powell sulla possibilità di rialzi dei tassi di interesse da mezzo punto percentuale nelle riunioni di giugno e luglio, senza escludere però mosse più aggressive da 75 punti base.

Nel frattempo, in Cina il tasso di inflazione e i prezzi alla produzione ad aprile hanno superato le attese degli analisti, segnando rispettivamente un +2,1% (+1,8% il consensus) e un +8% (+7,8% il consensus).

In precedenza, a migliorare il sentiment aveva contribuito la notizia secondo cui l’amministrazione Biden starebbe considerando di rimuovere i dazi sui beni cinesi dell’era Trump, oltre alla flessione dei contagi da Covid a Shanghai che alimenta le speranze di un allentamento dei lockdown.