Mercati – Ondata di vendite nel Vecchio Continente, Piazza Affari a -1,9%

Mattinata in rosso per le borse europee, in un contesto appesantito soprattutto dalle preoccupazioni legate all’elevata inflazione e alla stretta monetaria delle banche centrali.

A Milano il Ftse Mib arretra dell’1,9% in area 23.260 punti. In calo anche il Cac 40 di Parigi (-2,6%), il Ftse 100 di Londra (-2,5%), il Dax di Francoforte (-2,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (-1,6%). In ribasso anche i derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq dopo le vendite della vigilia.

I dati di ieri sui prezzi al consumo degli Stati Uniti hanno evidenziato un rallentamento inferiore alle attese, rafforzando l’idea che la Fed possa inasprire ulteriormente la politica monetaria per contrastare l’inflazione, effettuando rialzi dei tassi superiori al mezzo punto percentuale nelle prossime riunioni. Dinamica che rischia di pesare sull’economia globale, già minacciata dalle conseguenze della guerra e dei lockdown in Cina.

Nel pomeriggio, focus sui prezzi alla produzione americani di aprile, in un’agenda macroeconomica che prevede anche i dati sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione. In Europa si guarda soprattutto alle trimestrali delle big e alla questione energetica, con le crescenti preoccupazioni per le interruzioni di gas russo attraverso l’Ucraina che hanno fatto schizzare le quotazioni della materia prima.

Sul Forex l’euro/dollaro sprofonda a 1,043 mentre il cambio tra biglietto verde e yen si riduce a 128,8.

Tra le materie prime, scambiano in calo le quotazioni del greggio con il Brent (-1,5%) a 105,9 dollari e il Wti (-1,6%) a 103,9 dollari.

Acquisti sull’obbligazionario, con lo spread Btp-Bund a 187 punti base e il rendimento del decennale italiano in discesa di 15 bp al 2,74%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap si muove in controtendenza Stm (+2,3%) dopo aver delineato l’obiettivo di ricavi oltre 20 miliardi entro il 2027. Positiva anche Poste Italiane (+0,4%) mentre arretrano soprattutto Diasorin (-6,6%), Amplifon (-5,6%), Recordati (-5,2%) e Cnh (-4,1%).