Mercati – Previsto avvio negativo per l’Europa dopo delusione dati cinesi

Prevista una partenza negativa per le borse europee, dopo che i dati macroeconomici sotto le attese diffusi in Cina hanno alimentato nuovamente le preoccupazioni circa l’outlook dell’economia globale.

Chiusura in rialzo venerdì a Wall Street, accelerando progressivamente nel corso della seduta e terminando in prossimità dei massimi intraday. Il Nasdaq ha guadagnato il 3,8%, lo S&P 500 il 2,4% e il Dow Jones l’1,5%.

Tra i mercati asiatici, stamane, Tokyo ha chiuso in positivo di circa mezzo punto percentuale, mentre Hong Kong cede lo 0,1% e Shanghai lo 0,6% nonostante la città si appresti ad allentare le restrizioni.

Il rischio di recessione tra il persistere delle pressioni sui prezzi e l’aumento del costo del denaro rimane una delle principali preoccupazioni per i mercati, alimentando un sentiment di avversione al rischio.

Sul fronte macro, i dati diffusi in Cina hanno evidenziato i danni provocati dai lockdown introdotti per combattere la nuova ondata del Covid, con produzione industriale e vendite al dettaglio scese ad aprile sui livelli più bassi dallo scoppio della pandemia.

In particolare, lo scorso mese la produzione industriale è diminuita del 2,9% su base annua dal +5% della rilevazione precedente (+0,5% il consensus), mentre le vendite al dettaglio sono crollate dell’11,1% dal -3,5% di marzo (-6,6% il consensus).

Intanto, la People’s Bank of China ha tagliato i tassi sui mutui per l’acquisto della prima casa per sostenere il mercato immobiliare, ma ha lasciato invariati i tassi di riferimento a un anno deludendo le attese di chi sperava in un intervento più massiccio.

In Usa, invece, Goldman Sachs ha tagliato le previsioni sulla crescita americana, attendendosi ora che l’economia si espanda del 2,4% quest’anno e dell’1,6% nel 2023 dal +2,6% e dal +2,2% precedentemente stimati.

Gli operatori, inoltre, attendono di vedere come i mercati europei reagiranno alle richieste di Finlandia e Svezia di entrare nella Nato, sull’onda lunga dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.