Utility (+3%) – Sovraperforma Snam (+3,8%) e algoWatt (+41,6%) scatta nei cinque giorni

Nelle sedute dal 16 al 20 maggio il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato complessivamente un +3%, al di sotto del corrispondente europeo (+4,3%) ma ben al di sopra del Ftse Mib (+0,2%).

Ottava volatile per le borse europee, a causa delle persistenti preoccupazioni legate all’inflazione, ai lockdown in Cina, alla guerra in Ucraina e alle prossime mosse delle banche centrali, con lo spettro di una recessione.

A ridare un po’ di fiducia ha contribuito la decisione della banca centrale cinese di tagliare i tassi sui prestiti a cinque anni per supportare l’economia del Paese.

Intanto la Commissione Ue ha rivisto al ribasso le stime di crescita prvedendo un +2,7% nel 2022 e un +2,3% nel 2023, con un’inflazione in rialzo al 6,1% quest’anno e al 2,7% l’anno prossimo.

L’euro/dollaro è risalito in area 1,055 dollari, mentre lo spread Btp-Bund si è riavvicinato ai 200 bp, con il rendimento del decennale italiano in area 3%.

Tornando al comparto utility di Piazza Affari, tra le big ha fatto meglio Snam (+3,8%) che acquisterà da Golar una nave metaniera, previa conversione in unità di stoccaggio e rigassificazione (FSRU), da installare nell’area portuale di Portovesme, in Sardegna, come previsto dal progetto per l’approvvigionamento energetico dell’isola. Il contratto ha un valore complessivo di 269 milioni e include l’acquisto della nave e l’investimento per la sua conversione in FSRU con capacità di stoccaggio fino a 140 mila metri cubi.

L’assemblea degli azionisti di Enel (+3,1%) ha approvato il bilancio 2021, il dividendo complessivo di 0,38 euro per azione e ha rinnovato l’autorizzazione al Cda all’acquisto e successiva disposizione di azioni proprie per un massimo di 500 milioni di azioni (il 4,92% circa del capitale sociale) e un esborso complessivo fino a 2 miliardi.

Il colosso elettrico avrebbe avviato il processo di vendita fino al 50% del proprio business di servizi di rete Gridspertise, società focalizzata sullo sviluppo delle infrastrutture di rete.

Hera (+3%) ha lanciato con successo il suo terzo green bond, inserito nel proprio programma “Euro Medium Term Note Programme” (EMTN). Il green bond ammonta a complessivi 500 milioni, rimborsabili in 7 anni con una cedola dello 2,5% e un rendimento pari a 2,639%. Forte la domanda, pari a 3,4 volte l’offerta.

Standard & Poor’s ha confermato il rating di lungo e breve termine di A2A (+1,8%) a BBB/A-2 rivedendo l’outlook da “stable” a “negative”.

Tra le mid, il fondo australiano IFM starebbe valutando la possibilità di acquisire una quota di minoranza di ERG (+7,8%).

Tra le small, in evidenza algoWatt (+41,6%). Bene anche Edison (+4,5%) e PLC (+4,3%).

E’ divenuta efficace la nuova denominazione sociale di Ambienthesis (+1,8%) in GREENTHESIS, deliberata dall’assemblea straordinaria degli azionisti tenutasi lo scorso 27 aprile.