Utility (-3,9%) – Corre Alerion Clean Power (+13,5%) nelle cinque sedute

Nelle sedute dal 30 maggio al 3 giugno il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato complessivamente un -3,9%, al di sotto del corrispondente europeo (-2,3%) e del Ftse Mib (-1,9%).

Settimana ancora all’insegna della cautela con il focus rimasto sui segnali provenienti dalle banche centrali. Non svaniscono i timori che una politica monetaria eccessivamente restrittiva possa portare l’economia in recessione, in un clima già appesantito dalla guerra in Ucraina e dai lockdown in Cina.

Sul fronte macro, la lettura di maggio dei Non farm payroll USA ha messo in evidenza la creazione di 390 mila nuovi posti di lavoro nel settore non agricolo, oltre i 318 mila previsti dal consensus ma in calo rispetto ai 436 mila di aprile (rivisti da 428 mila). Mentre in Eurozona, gli indici PMI servizi e composito finali di maggio si sono attestati rispettivamente a 56,1 punti (consensus e preliminare 56,3 punti) e a 54,8 punti (consensus e preliminare 54,9 punti).

Sull’obbligazionario, in chiusura di ottava, lo spread Btp-Bund è salito in area 211,8 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,39%.

Tornando al comparto utility di Piazza Affari, tra le big, Snam (-1,9%) ha firmato con Golar LNG un contratto per l’acquisto di una nave di stoccaggio e rigassificazione (FSRU) da 5 miliardi di metri cubi per 330 milioni.

S&P ha confermato i rating di credito degli emittenti a lungo e a breve termine BBB+/A-2 su Enel (-4,5%) con outlook stabile.

Hera (-5,4%) ha dato vita al primo esempio cittadino di autoconsumo collettivo condominiale a Bologna, nato da un accordo firmato con Hera Comm. Si tratta di una delle prime esperienze in ambito regionale e tra le poche avviate anche a livello nazionale. L’energia elettrica prodotta alimenterà sia le utenze comuni sia parte del fabbisogno energetico dei singoli nuclei familiari che abitano l’edificio, permettendo una maggiore indipendenza dalla rete con una quota di autoconsumo stimata tra il 55% e il 60% dell’energia prodotta.

Tra le mid, il Cda di Alerion Clean Power (+13,5%) ha esaminato i risultati del processo di review strategica avviato alla fine del 2021, da cui emerge l’incremento della guidance sull’EBITDA 2022, da 236 milioni a circa 260 milioni. Inoltre la società ha deciso di perseguire in maniera autonoma l’implementazione dei programmi di investimento previsti nei prossimi anni, senza ricorrere al supporto di un partner industriale o finanziario.

ERG (-0,4%) ha siglato un accordo per l’acquisto del 100% di MP Solar, società di diritto olandese proprietaria di 18 impianti fotovoltaici (33,8 MW) in esercizio in centro-sud Italia. Il corrispettivo dell’operazione in termini di enterprise value al 31/12/2021 è di 128 milioni.

Iren (-0,7%) ha sottoscritto con Cassa Depositi e Prestiti una linea di credito Term Loan di tipo Sustainability Linked per un ammontare complessivo di 150 milioni.

Tra le small, algoWatt (+6,1%) si è aggiudicata due commesse del valore complessivo di circa 440 mila euro, relative alla realizzazione di impianti fotovoltaici utility scale da complessivi 1,05 MWp senza la fornitura dei pannelli. Committente degli interventi è IREN Smart Solutions, società del Gruppo Iren.

Positiva anche Edison (+1,6%).

EEMS (-2,9%) ha diffuso il valore della posizione finanziaria netta al 30 aprile 2022.

Il mese di giugno è partito con una media dei prezzi elettrici sul mercato all’ingrosso in Italia pari a 241,57 €/MWh, con un incremento del 184,9% rispetto a giugno 2021 e del 5% rispetto a maggio 2022.

Infine, sull’internazionale, Enel Américas ha notificato al NYSE che presenterà domanda per il delisting volontario dei suoi ADS e ha chiesto che gli stessi siano sospesi dalle negoziazioni il 20 giugno 2022.