Obbligazioni – Governativi cauti in attesa delle decisione della Bce sui tassi

Mattinata per lo più in moderato calo per i rendimenti dei governativi europei, in un contesto dove volatilità resta elevata e l’equity fatica a recuperare terreno a causa delle incertezze legate all’inflazione e all’inasprimento della politica monetaria per contrastare l’impennata dei prezzi.

I listini continentali muovono in negativo con il Ftse Mib che cede l’1,2%.

Intanto, gli operatori sono già focalizzati sulla riunione di giovedì 9 giugno della Bce che dovrebbe annunciare la fine degli acquisti di obbligazioni e prepararsi a un aumento dei tassi per luglio.

Il consiglio direttivo Bce annuncerà infatti lo stop agli acquisti netti dell’App, dopo aver terminato a marzo quelli in ambito Pepp.

Secondo il programma indicato dalla presidente Christine Lagarde, ciò aprirà la strada al primo rialzo dei tassi dal 2011, che sarà annunciato nella riunione del 21 luglio e dovrebbe essere di 25 punti base anche se la minoranza dei falchi spinge per un intervento più corposo di 50 punti base.

La roadmap indicata dalla Lagarde prevede che il tasso di deposito esca dal territorio negativo alla fine del terzo trimestre. In questo senso quindi sembra certo un secondo incremento di 25 punti base anche nella riunione di settembre.

Il mercato prevede circa 120 pb di rialzi dei tassi entro la fine del 2022, equivalenti a circa 25 pb di rialzo a ogni riunione di politica monetaria nel secondo semestre, tuttavia con la probabilità di un intervento più aggressivo, data l’incertezza sull’inflazione.

Dalla riunione della Bce, inoltre, potrebbe uscire un rinnovato impegno a combattere il rischio di frammentazione finanziaria in una fase che sta vedendo l’allargamento degli spread. Secondo alcune anticipazioni, il consiglio potrebbe annunciare la creazione di un nuovo strumento da mettere in campo per aiutare i mercati del debito dei paesi vulnerabili.

Tornando all’obbligazionario il rendimento del BTP decennale scende al 3,45% (-3bp) con uno spread a 214 punti (-3bp), dopo avere aperto a 224 bp.

Oltreoceano il tasso del T-Bond cala al 3,02% (-3 bp) mentre sul forex il cambio euro/dollaro si stabilizza a 1,068.