Mercati asiatici – Incerti con focus su inflazione e banche centrali, dollaro/yen verso i massimi dal 2002

Seduta incerta per le principali piazze finanziarie asiatiche in un clima ancora appesantito dai timori legati all’inflazione elevata e con l’attenzione che resta sulle decisioni delle banche centrali.

Cresce l’attesa per il meeting di oggi della Bce, che dovrebbe annunciare la fine del quantitative easing e preparare il terreno per un primo intervento sui tassi a luglio.

Domani, invece, l’attenzione si sposterà sui prezzi al consumo americani, per avere indicazioni sul sentiero dell’inflazione e sull’entità dei prossimi ritocchi al costo del denaro da parte della Federal Reserve.

Occhi nel frattempo anche sui segnali provenienti dall’agenda macro da cui è emerso che a maggio l’export cinese è aumentato oltre le attese del 16,9% su base annua.

Sullo sfondo restano le preoccupazioni per l’impatto della guerra in Ucraina. Al riguardo l’OCSE ha avvertito che l’economia globale pagherà “a caro prezzo” il conflitto in corso in termini di crescita più debole, inflazione più forte e danni potenzialmente duraturi alle catene di approvvigionamento.

Sul forex, il cambio euro/dollaro si attesta in area 1,072 e il dollaro/yen, verso i massimi del 2002, a 133,7. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (+0,2%) a 123,8 dollari al barile e il Wti (+0,1%) a 122,2 dollari al barile. Oro flat a 1.854 dollari l’oncia (-0,1%).

Tornando ai listini asiatici, giù la Cina con Shanghai -0,9% e Shenzhen -1,7%. Hong Kong a -0,5%.

Tiene invece il Giappone con Nikkei e Topix, entrambi a +0,4%.

Il tutto dopo che ieri a Wall Street lo S&P500 ha ceduto l’1,1%, Dow Jones lo 0,8% e Nasdaq lo 0,7%.