Mercati – Milano la migliore (+2,9%), spread cala a 219 bp con focus su misure straordinarie Bce

Piazza Affari si conferma in vetta alle borse europee, con il Ftse Mib in progresso del 2,9% in area 22.470 punti, seguito dal Ftse 100 di Londra (+1,4%), il Dax di Francoforte (+1,3%), il Cac 40 di Parigi (+1,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (+1,1%).

In rialzo di circa mezzo punto percentuale anche i derivati sugli indici americani Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, dopo la chiusura contrastata di ieri e in attesa di conoscere questa sera le delibere della Fed.

Nel Vecchio Continente i riflettori sono puntati sul meeting straordinario della Bce, attualmente in corso. I funzionari dell’Eurotower valutano eventuali misure per contrastare l’impennata dei rendimenti obbligazionari, soprattutto in Italia, innescata dalle indicazioni restrittive della scorsa settimana.

In particolare, Francoforte dovrebbe dare il via libera al reinvestimento degli acquisti di obbligazioni effettuati nell’ambito del programma di emergenza pandemica, del quale è stata annunciata l’interruzione da luglio.

Dinamica che allevia le pressioni sui titoli di Stato italiani, consentendo allo spread Btp-Bund di tornare a 219 punti base (-22 bp), con il rendimento del decennale italiano in calo al 3,92%.

Questa sera, invece, l’attenzione sarà rivolta alla Fed che, per la prima volta dal 1994, potrebbe annunciare un aumento dei tassi di interesse da 75 punti base e non da mezzo punto come sembrava scontato prima degli ultimi dati sull’inflazione.

Intanto, parte della curva dei rendimenti dei Treasury rimane invertita, a testimonianza dei timori che una politica monetaria restrittiva possa portare a un rallentamento dell’economia o, addirittura, una recessione.

Dall’agenda macroeconomica sono giunti i dati di maggio, migliori delle attese, su produzione industriale e vendite al dettaglio in Cina, mentre nell’eurozona la produzione industriale di aprile ha deluso le aspettative. Atteso dagli Usa il report sulle vendite al dettaglio di maggio.

Sul Forex l’euro/dollaro risale a 1,048 mentre il cambio tra biglietto verde e yen si riduce a 134,55. Fra le materie prime perdono terreno le quotazioni del greggio, con il Brent (-1,1%) a 119,8 dollari e il Wti (-1,3%) a 117,4 dollari.

Tornando a Piazza Affari, svettano sul Ftse Mib Finecobank (+7,2%), Pirelli (+5,5%), Iveco (+5,3%) e Intesa Sanpaolo (+5,2%), mentre si muove in controtendenza soltanto Tenaris (-2,4%).