Mercati asiatici – Tornano gli acquisti diffusi, in evidenza il Giappone

Seduta di rimbalzo per i maggiori listini asiatici, in scia al rialzo dei futures azionari statunitensi mentre Wall Street è rimasta chiusa per la prima celebrazione del Juneteenth.

Gli investitori temono che gli sforzi delle banche centrali statunitensi ed europee per raffreddare l’inflazione che sta raggiungendo il massimo da quattro decenni potrebbero far deragliare la crescita economica globale.

Gli investitori stanno cercando indizi sui piani della Fed per possibili aumenti dei tassi aggiuntivi quando il presidente Jerome Powell parlerà davanti ai comitati del Congresso questa settimana.

Il presidente della Fed di St. Louis James Bullard ha avvertito che le aspettative di inflazione degli Stati Uniti potrebbero “distaccarsi senza un’azione credibile della Fed”, mentre l’ex segretario al Tesoro Lawrence Summers ha affermato che il tasso di disoccupazione della nazione dovrebbe aumentare al di sopra del 5% per un periodo prolungato al fine di frenare il prezzo pressioni.

In precedenza, la presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde ha ribadito l’intenzione dei funzionari di aumentare i tassi di interesse a luglio e settembre, segnalando che le preoccupazioni per le tensioni sui mercati finanziari non stanno facendo deragliare la lotta contro l’inflazione.

Tornando in Asia, Giappone e Cina hanno evitato di partecipare agli aumenti dei tassi.

Lunedì, la banca centrale cinese ha lasciato invariati i tassi di riferimento. La Banca del Giappone ha mantenuto la sua politica di tassi di interesse prossimi allo zero la scorsa settimana, nonostante la preoccupazione che stia indebolendo il tasso di cambio dello yen.

In Australia il governatore della banca centrale Philip Lowe ha ribadito che sono probabili ulteriori aumenti dei tassi di interesse, ma ha respinto le aspettative di un movimento di 75 punti base a luglio.

Sul forex, il cambio euro/dollaro sale in area 1,0518 mentre il dollaro/yen scende a 135,07. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,7%) a 114,98 dollari al barile e il Wti (+1,8%) a 108,99 dollari al barile. Oro a 1.837 dollari l’oncia (-0,2%).

Tornando ai listini asiatici, in Cina, Shangai a -0,2% e Shenzen a -0,4%

Giappone in deciso rialzo con Nikkei e Topix rispettivamente a +2,2% e +2,3%.