Global Markets Banche – Deutsche Bank e FMI avvertono su rischi spirale inflazionistica

Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore Banche:

Giornata negativa per i mercati azionari: in Europa, il Ftse Mib cede l’1,4%, il Dax l’1,3% e il Ftse 100 l’1%. A Wall Street, il Dow Jones perde lo 0,4% e lo S&P 500 lo 0,3%, mentre il Nasdaq sale dello 0,1%

Bank of America (-0,9%) ha assunto Bhupen Velani per dirigere la sua attività transazionale globale in valuta estera.

L’Ad di Deutsche Bank (-0,9%) e un alto funzionario del Fondo monetario internazionale (FMI) hanno avvertito dei rischi di una spirale di inflazione nei mercati e nella società. Parlando al vertice Future of Finance 2022 di Francoforte, il CEO di Deutsche Bank Christian Sewing ha avvertito che l’economia globale sta cedendo a molteplici tensioni, dai problemi della catena di approvvigionamento in Cina all’aumento dei prezzi dei generi alimentari, in particolare nei paesi più poveri. Tobias Adrian, direttore del dipartimento monetario e dei mercati dei capitali del FMI, ha affermato che gli investitori potrebbero sottovalutare la necessità della Banca centrale europea di fare di più per scongiurare l’inflazione elevata.

Crédit Agricole (-2,1%) ha presentato il Piano a Medio Termine 2022-2025, che evidenzia un utile netto di pertinenza del gruppo superiore a 6 miliardi entro il 2025 (oltre 5 miliardi nel 2022). Il ROTE (ritorno sul patrimonio netto tangibile) è previsto oltre il 12% nel 2025 (contro un dato superiore all’11% nel 2022). I ricavi sono attesi in crescita in tutte le linee di business, con un tasso di crescita medio annuo FY2021A-FY2025E di circa il 3,5%. Il CET1 del gruppo entro il 2025 è visto maggiore o uguale al 17%.

Credit Agricole mira a ridurre del 30% le emissioni di carbonio assolute che finanzia nel settore petrolifero e del gas nel 2030 a partire dal 2020, poiché il prestatore crea una nuova task force che supporterà i suoi clienti nella loro transizione energetica.
La banca parigina, che intende ridurre del 50% le proprie emissioni di Scope 1 e 2 nello stesso periodo, mira anche a ridurre l’intensità di carbonio dei suoi finanziamenti per l’industria automobilistica del 50% nel 2030 rispetto al 2020.