Obbligazioni – Raccolta Btp Italia sotto quota 10 mld

Rendimenti europei perlopiù in rialzo in questa prima metà di seduta all’indomani della chiusura dell’asta del Btp Italia mentre gli investitori restano intenti a valutare complessivamente gli interventi delle banche centrali e i rischi di recessione.

I listini continentali si muovono positivi con il Ftse Mib che guadagna lo 0,7%.

Il collocamento del titolo indicizzato all’inflazione italiana con scadenza giugno 2030 si attestato sotto quota 10 miliardi con una raccolta di 9,44 miliardi, un risultato che si confronta con gli oltre 22 miliardi della 16-esima emissione, quella di maggio 2020, dedicata al finanziamento degli interventi per l’emergenza Covid-19.

Nel dettaglio, nel corso della Prima Fase del collocamento (dedicata a investitori individuali e affini), dal 20 al 22 giugno 2022, sono stati conclusi 211.432 contratti per un controvalore pari a 7,26 miliardi.

Nella Seconda Fase del collocamento (dedicata agli investitori istituzionali), che si è aperta e conclusa ieri, il numero delle proposte di adesione pervenute ed eseguite è stato pari a 238, per un controvalore emesso pari a 2,18 miliardi.

Il titolo, con scadenza a 8 anni, data di godimento 28 giugno 2022 e data di scadenza 28 giugno 2030, ha un tasso cedolare (reale) annuo definitivo pari all’1,60%, pagato in due cedole semestrali.

Sullo sfondo non cessano intanto i timori legati ai rischi di recessione economica dopo gli ultimi dati macro e le parole di Powell.

Il presidente della Fed, che ha ribadito il proprio impegno “incondizionato” nel frenare l’inflazione, ha confermato che gli Stati Uniti hanno un’economia “molto forte” e che si è “ripresa pienamente”.

Nella testimonianza davanti alla commissione per i Servizi finanziari della Camera, Powell ha affermato che l’inflazione negli Usa “è la conseguenza di una domanda molto forte” e che la banca centrale americana “sta usando gli strumenti a disposizione” per tenerla sotto controllo, aggiungendo infine che “è possibile avere un mercato del lavoro forte mentre si riduce l’inflazione”.

Tornando all’obbligazionario, mentre lo sguardo resta anche sull’asta odierna di Btp Short Term, il rendimento del decennale italiano aumenta al 3,53% (+7 bp) con uno spread a 208 punti (+2 bp).

Oltreoceano il tasso del T-Bond è stabile al 3,09% mentre sul forex il cambio euro/dollaro risale in area 1,055.