Nelle sedute dal 20 al 24 giugno il Ftse Italia Tecnologia ha chiuso a +1,5% rispetto al +5,7% dell’Euro Stoxx Tecnologia e al +1,5% del Ftse Mib.
In settimana gli operatori hanno continuato a valutare il rischio di recessione a causa delle politiche monetarie restrittive delle banche centrali. Focus sulla doppia testimonianza di Jerome Powell al Congresso statunitense, in cui il numero uno della Fed ha ribadito l’impegno incondizionato a contrastare l’inflazione. I dati macro dell’eurozona e degli Usa hanno evidenziato un rallentamento dell’economia, soprattutto per via dell’impatto della guerra in Ucraina e del Covid in Cina.
Tornando a Piazza Affari e al comparto tech, Stm termina i cinque giorni a +0,3%, mentre la tlc Telecom Italia guadagna il 5,1%. L’Ad Pietro Labriola ha dichiarato: “Siamo pronti a fare il passo conclusivo – direi decisivo – nel lungo percorso di trasformazione della governance della rete Tim: la separazione proprietaria dell’intera rete di accesso del Gruppo (NetCo), sulla base di un piano che verrà annunciato agli investitori il prossimo 7 luglio 2022”. Vivendi avrebbe fissato una valutazione intorno a 31 miliardi di euro per la rete fissa di Tim.
Fra le mid cap, corrono Reply (+9%) e Sesa (+6,2%) che ha sottoscritto un accordo di partnership societaria ed industriale, attraverso la controllata Var Group, per l’acquisizione del 55% del capitale di Eurolab, rafforzando così le proprie competenze nel settore Cloud e Managed Services.
Tinexta, tramite la controllata Warrant Hub, ha acquisito il 100% della società Plannet.
Per quanto riguarda le aziende a minor capitalizzazione, GPI (+4,8%) ha approvato un’operazione che prevede un aumento di capitale a pagamento di 140 milioni, con esclusione del diritto di opzione, a supporto del nuovo piano strategico industriale 2022-2024.
Bene BE (+5,5%) dopo la sottoscrizione degli accordi definitivi e vincolanti relativi all’acquisto da parte di Engineering del 43,209% del capitale sociale.