Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore banche:
Seduta in rimonta per i listini: in Europa, il Ftse Mib guadagna l’1,3%, il Dax il 2% e il Ftse 100 l’1,2%. A Wall Street, il Dow Jones sale dell’1,6%, lo S&P 500 dell’1,2% e il Nasdaq dell’1%.
Secondo Bank of America (+2,4%) il rischio di un taglio della fornitura di gas in Europa e un minimo del ciclo macro statunitense nel 4° trimestre significano che i mercati azionari potrebbero trovarsi in altri due trimestri di “macro inverno”. Gli strateghi guidati da Sebastian Raedler vedono i prezzi degli asset in calo a causa di un contesto macroeconomico in via di indebolimento, prima di ottenere sollievo da una flessione positiva dello slancio della crescita.
Le azioni di Citigroup sono in progresso del 5% dopo che la società ha registrato risultati 2Q 2022 migliori del previsto. I ricavi sono aumentati del 11% a/a circa a $19,6 miliardi, mentre l’utile netto si è attestato a $4,5 miliardi (2,19 dollari per azione), in diminuzione del 27,4% rispetto al corrispondente trimestre del 2021 (2,85 dollari per azione). Secondo dati Refinitiv, gli analisti si aspettavano un utile per azione di 1,68 dollari su ricavi per $18,22 miliardi.
Un crollo dell’attività di trading dei clienti in Asia minaccia di rallentare un guadagno redditizio per i più grandi gestori patrimoniali del mondo. UBS Group (+0,3%) e Citigroup sono tra le banche i cui ricavi patrimoniali per la regione sono probabilmente diminuiti di due cifre nel primo semestre. Lo riporta Bloomberg citando persone vicine alla questione.
Anche Credit Suisse (-1,1%), che il mese scorso ha avvertito che i risultati del secondo trimestre sono stati influenzati dal ritiro dei clienti, è pronta per un calo simile, hanno affermato le fonti.
L’atteso deficit contrasta con una forte performance dello scorso anno, evidenziando come il sentiment più debole dei clienti stia oscurando un’attività chiave per le banche che servono i ricchi globali. La repressione della Cina su un’ampia fascia di industrie, dalla tecnologia e dall’istruzione ai giochi e alle proprietà, ha agitato i mercati asiatici.