L’Amministratore Delegato di ABP Nocivelli, Nicola Turra, ha partecipato al webinar “Quotate alla Sfida della Transizione Energetica” organizzato da T.W.I.N. Occasione di confronto in cui è stato ricordato il ruolo proattivo sul tema e l’impegno dell’azienda bresciana nel cogliere le opportunità offerte anche dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Al centro dell’intervento di Turra, il potenziamento delle strutture sanitarie e l’efficientamento energetico degli edifici pubblici, nonché il business model dell’ESCo Company in grado di semplificare i processi di ammodernamento e adeguamento delle infrastrutture.
“A partire dagli anni Novanta ci siamo specializzati nell’esecuzione di interventi in Partenariato Pubblico Privato. Una formula che consente alla P.A. di intervenire sul proprio patrimonio edilizio con tempi ridotti, rispetto a quelli previsti dalle tradizionali tipologie di appalto, costi certi e rischi in capo al privato: proponiamo all’Amministrazione un progetto di efficientamento energetico, ad esempio, di un ospedale e ne assumiamo in seguito la gestione manutentiva ed energetica, realizzando i nostri margini proprio dal risparmio sui consumi” – spiega Nicola Turra e prosegue – “Il rincaro dell’energia, che in questi mesi ha fatto lievitare fino a tre volte i costi per la PA, ha dato un’accelerazione agli investimenti in progetti di efficientamento energetico, i cui tempi di ritorno si sono ridotti del 50% rispetto al passato. Senza dimenticare che, grazie ai fondi del PNRR, queste progettualità possono essere cofinanziate fino al 49% dal partner pubblico, che oggi fa riferimento a realtà come la nostra proprio per intercettare queste risorse e metterle a terra nelle scadenze richieste dai bandi europei”.
Negli ultimi 2-3 anni il ricorso ad operazioni di PPP è aumentato esponenzialmente, confermando il riconoscimento da parte della PA. dei vantaggi offerti dallo strumento. “Le nostre operazioni di riqualificazione degli ospedali prevedono un’accelerazione rilevante delle tempistiche della PA. che per avviare le medesime attività dovrebbe bandire diverse gare. Il business model permette di semplificare l’iter burocratico e, una volta avviati i lavori, di vedere concluso l’intervento nel miglior modo e minor tempo possibile”.
In merito alla timeline dei nuovi progetti, l’Amministratore Delegato ha dichiarato “ci auguriamo che le gare bandite nel secondo semestre avranno ricadute nell’anno fiscale 2023-2024 con un impatto sui prossimi 20-25 anni. La nostra azienda può vantare contratti di concessione che si ripetono per molti anni, per cui abbiamo un portafoglio molto importante che ci garantisce solidità e redditività nel tempo. I contratti ci consentono di avere dei risultati certi e di investire in operazioni a medio-lungo termine. In Italia sono pochi gli operatori a effettuare questo tipo di attività ed essere in grado di avere una visione dell’azienda a 15-20 anni. E questo ci facilita nei rapporti con la PA. che ha una visione a medio-lungo periodo”.
La società sta aumentando il numero delle opportunità a cui intende partecipare e ha presentato una serie di operazioni di PPP, inoltre alcune gare di concessione si stanno avviando alla loro conclusione. Il nuovo esercizio, iniziato lo scorso 1° luglio, dovrebbe pertanto delinearsi significativo per il portafoglio dell’azienda che punta a migliorare ulteriormente il backlog di 600 milioni al 2031 annunciato a maggio.
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