Mercati – Wall Street traina l’Europa, Milano chiude a +2,5%

Seduta all’insegna degli acquisti per le borse europee, che hanno accelerato nel pomeriggio in scia all’andamento positivo dei listini americani. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina le contrattazioni in progresso del 2,5% a 21.696 punti. Bene anche il Ftse 100 di Londra (+1,0%), il Cac 40 di Parigi (+1,8%), il Dax di Francoforte (+2,7%) e l’Ibex 35 di Madrid (+2,1%).

Oltreoceano, avanzano Dow Jones (+1,6%), S&P 500 (+1,9%) e Nasdaq (+2,2%), con focus prevalentemente sulle trimestrali. IBM cede il 6% dopo la revisione al ribasso delle stime sul cash flow, mentre stasera pubblicherà i risultati Netflix.

Gli operatori continuano a monitorare i risultati e le possibilità di una recessione, in un contesto frenato dalle persistenti pressioni sui prezzi e dai possibili effetti sull’economia delle strette monetarie delle banche centrali.

In Europa, si attende la riunione di giovedì della Bce, che effettuerà il primo rialzo dei tassi di interesse dal 2011. Secondo le ultime stime, l’Eurotower potrebbe prendere in considerazione un ritocco da 50 punti base, il doppio rispetto all’aumento dello 0,25% già prezzato dai mercati. Dal meeting potrebbero giungere anche indicazioni sullo strumento anti-spread.

Nel Vecchio Continente tiene banco anche la crisi energetica e Bruxelles si prepara a chiedere ai membri dell’Unione europea di tagliare i consumi di gas al fine di preservare le scorte per l’inverno.

Sul Forex l’euro/dollaro risale a 1,024 dopo i dati di giugno sull’inflazione dell’eurozona che confermano l’accelerazione all’8,6% annuo dall’8,1% di maggio. In lieve calo a 137,9 il cambio tra biglietto verde e yen.

Tra le materie prime, proseguono in lieve ribasso per le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,4%) a 105,8 dollari e il Wti (-0,6%) a 98,8 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta poco mosso a 205 punti base con il rendimento del decennale italiano al 3,3%, in attesa dell’intervento di domani alle Camere del premier Mario Draghi.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende più capitalizzate avanzano soprattutto i bancari Bper (+6,8%), Unicredit (+6,3%) e Intesa Sanpaolo (+5,9%). Sotto la parità solo Diasorin (-0,2%).