Industria (+1%) – Balzo per Carel Industries (+8,2%), in coda The Italian Sea Group (-3,1%)

Ieri il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un +0,3% a 22.646 punti. Il Ftse Italia Prodotti e Servizi Industriali ha segnato un +1% rispetto al +0,7% del corrispondente indice europeo.

Gli operatori continuano a monitorare le indicazioni provenienti dalle trimestrali, le prossime mosse delle banche centrali e le prospettive di un rallentamento economico. Ieri la Bank of England ha alzato i tassi di interesse di 50 punti base, seguendo l’esempio di altri istituti impegnati nella lotta al carovita. Il bollettino economico della Bce ha previsto pressioni sui prezzi superiori a quelle desiderabili ancora per qualche tempo.

Tra le big del comparto, Cnh Industrial e Interpump Group hanno registrato un rialzo rispettivamente del 2,3% e dell’1,6%.

Nel segmento delle medie capitalizzazioni, balzo per Carel Industries (+8,2%) dopo aver chiuso il primo semestre 2022 con ricavi a 261,3 milioni (+29% a/a) ed un utile netto in incremento del 29,7% a 34,8 milioni.

Resistono Cementir (+0,2%) e Sanlorenzo (+0,1%), mentre Ariston registra un frazionale calo dello 0,2% dopo aver annunciato l’avvio di un programma di acquisto azioni proprie per un importo massimo di 16,5 milioni.

Tra le small cap, svetta Tesmec (+4%) seguito da Neodecortech (+3,9%) e Aquafil (+3,2%).

Denaro anche su Sit (+0,6%) dopo aver chiuso i primi sei mesi del 2022 con ricavi in aumento del 2,3% a 194,7 milioni grazie principalmente alla divisione Heating ed un utile netto in crescita a 14,2 milioni (+49,4% a/a).

In controtendenza Gefran (-0,6%) che ha pubblicato i dati preliminari al 30 giugno 2022 con ricavi in crescita del 17,2% a 69,3 milioni, grazie soprattutto all’incremento dei volumi di vendita.

Scivola in coda al settore The Italian Sea Group (-3,1%) a seguito dei risultati preconsuntivi del 1H 2022 che registrano ricavi pari a 133 milioni (+64% a/a) ed Ebitda a 20 milioni (+93,7%). La società ha confermato la guidance 2022 che prevede ricavi compresi tra 280 e 295 milioni e un Ebitda margin al 15,5%.