Industria (+0,7%) – Spicca Cementir (+5,3%), positivo anche Irce (+1,9%) dopo i conti

Ieri il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un +0,1% a 22.140 punti. Il Ftse Italia Prodotti e Servizi Industriali ha segnato un +0,7% rispetto al +0,2% del corrispondente indice europeo.

Non cessano le preoccupazioni che l’atteggiamento aggressivo delle banche centrali rischi di innescare una recessione. Pertanto, l’attenzione è rivolta alla riunione del Fomc, che prende il via quest’oggi, dove è atteso un rialzo dei tassi di interesse di almeno 75 punti base, anche se non si esclude una stretta da un punto percentuale.

In settimana sono attese le decisioni anche della Bank of England e della Bank of Japan, che potrebbero alimentare ulteriormente la volatilità sui mercati.

Tra le big del comparto, Interpump Group registra un modesto rialzo dello 0,6% mentre Cnh Industrial guadagna il 2,9%, dopo aver avviato la prima tranche da 50 milioni di dollari di riacquisto azioni proprie nell’ambito del programma di buyback da 300 milioni annunciato lo scorso 29 luglio.

Nel segmento delle medie capitalizzazioni, in luce Cementir (+5,3%), seguita da Sanlorenzo (+3,4%). In calo Zignago Vetro (-3,1%) e Datalogic (-5,3%).

Tra le small cap, svetta Tesmec (+4,9%). Segno positivo anche su Irce (+1,9%) che ha chiuso il primo semestre 2022 con un fatturato consolidato in crescita del 14,5% a 261 milioni ed un utile netto sceso a 4,2 milioni dai 6,65 milioni del primo semestre 2021.

In modesto progresso Biesse (+0,5%) mentre IEG perde il 2%. Lettera su Fidia (-4%) e Vianini Industria (-4,6%).

Per un approfondimento su Servizi Italia (-1,7%) potete leggere “Servizi Italia – Segnali positivi dai risultati del 1H22 in uno scenario sfidante”.