Il Ftse Mib ha chiuso le ultime cinque sedute con un calo del 4,7% a 21.066 punti. Nella settimana il Ftse Italia Prodotti e Servizi Industriali ha segnato un -3,8%, rispetto al -4,5% del corrispondente indice europeo.
La scorsa settimana la Fed e altri istituti hanno alzato i tassi per contrastare l’inflazione. L’inasprimento della politica monetaria rischia di frenare ulteriormente la crescita, e pertanto gli operatori restano intenti a valutare le prospettive dell’economia globale.
Sul fronte macro, i dati dell’eurozona hanno evidenziato una contrazione del settore manifatturiero e dei servizi, con un deterioramento della domanda a causa dell’aumento del costo della vita e delle prospettive future sempre più cupe.
Tra le big del comparto, nell’ottava Buzzi Unicem e Interpump Group cedono entrambe il 3,8%.
In calo anche Cnh Industrial (-3,8%), dopo aver avviato la prima tranche da 50 milioni di dollari di riacquisto azioni proprie nell’ambito del programma di buyback da 300 milioni annunciato lo scorso 29 luglio.
Nel segmento delle medie capitalizzazioni, resiste Ariston Holding (+0,5%) mentre limitano le perdite Cementir (-0,4%) e Carel Industries (-0,9%). Giù El.En (-7,3%) ed Avio (-7,5%). Tonfo per Datalogic (-13,8%).
Tra le small cap, denaro su Tesmec (+4,3%) e Piovan (+3,2%), mentre Sit Group registra un frazionale progresso dello 0,3%.
Indel B (-2,5%), nei primi sei mesi del 2022, ha registrato ricavi in crescita del 23,4% a 118,3 milioni ed un utile netto pari a 6,2 milioni.
Irce (-2,3%) ha chiuso il primo semestre 2022 con un fatturato consolidato in crescita del 14,5% a 261 milioni ed un utile netto sceso a 4,2 milioni dai 6,65 milioni del 1H 2021.
Le vendite hanno colpito anche IEG (-4,9%) che ha posto l’attenzione sulla transizione ecologica con il lancio della nuova Key Energy, ma soprattutto Aquafil (-12,6%).
Per un approfondimento su Servizi Italia (-4,7%) potete leggere “Servizi Italia – Segnali positivi dai risultati del 1H22 in uno scenario sfidante”.