Oil & Gas (-6,1%) – Quarto calo settimanale consecutivo per il greggio

Il Ftse Mib ha chiuso le ultime cinque sedute con un calo complessivo del 4,7%, in una settimana dominata dalle aspettative di ulteriori strette monetarie e dai timori di un rallentamento dell’economia.

Diverse banche centrali in giro per il mondo hanno nuovamente alzato i tassi di interesse, a cominciare dal terzo ritocco consecutivo da 75 punti base della Federal Reserve che ha inoltre tagliato le previsioni di crescita del Pil.

L’istituto di Washington ha dato il chiaro segnale di essere disposta a tollerare una recessione come costo da pagare per riportare l’inflazione sotto controllo, segnalando ulteriori rialzi del costo del denaro per 125 punti base entro fine anno.

Quarto calo settimanale consecutivo per le quotazioni del greggio, la più lunga striscia negativa di quest’anno, scivolate sui minimi da gennaio e avviate a registrare la prima perdita trimestrale in oltre due anni tra i persistenti timori di recessione e la forza del dollaro.

Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un -6,1% w/w, rispetto al -5,9% w/w del corrispondente indice europeo. Tra le big del comparto in rosso Eni (-5,6% w/w), Tenaris (-8,1% w/w) e Saipem (-8,1% w/w).

Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni ribasso a doppia cifra per Saras (-11,4% w/w), mentre ha limitato le perdite Maire Tecnimont (-1,3% w/w) dopo che alla sua controllata NextChem è stato assegnato un contributo di 194 milioni a fondo perduto per lo sviluppo di un impianto waste-to-hydrogen.