L’Agenzia esecutiva europea per il clima, l’infrastruttura e l’ambiente (CINEA), che gestisce i programmi della Commissione europea che contribuiscono alla decarbonizzazione e alla crescita sostenibile, ha selezionato il progetto di Be Charge, società controllata da Plenitude (Eni), per la realizzazione di una delle più grandi reti di ricarica ad alta velocità in Europa.
Tra gli obiettivi della Società rientra infatti quello di costruire entro il 2025 una delle più grandi infrastrutture ad alta potenza lungo i principali corridoi di trasporto Europei (TEN-T), nelle aree di parcheggio e nei principali nodi urbani in 8 Paesi: Italia, Spagna, Francia, Austria, Germania, Portogallo, Slovenia e Grecia.
Il progetto è stato selezionato nell’ambito del Connecting Europe Facility, programma di finanziamento dell’Unione Europea, e precisamente nell’Alternative fuels infrastructure facility a sostegno delle infrastrutture di trasporto europee che riguarda, tra l’altro, la ricarica dei veicoli elettrici e l’idrogeno.
Cassa Depositi e Prestiti (CDP) ha agito come partner esecutivo della Commissione Europea (implementing partner) per l’Italia, confermando il proprio ruolo di facilitatore nell’accesso ai programmi e alle risorse europee per le imprese italiane e di finanziatore a sostegno dello sviluppo delle infrastrutture dei trasporti e della mobilità sostenibile.
La Commissione Europea ha assegnato a 24 progetti europei un finanziamento a fondo perduto che contribuirà alla realizzazione di una rete di trasporti sostenibile dal punto di vista ambientale.
L’Amministratore Delegato di Plenitude, Stefano Goberti, ha dichiarato: “L’importante contributo concesso dalla UE, in sinergia con Cassa Depositi e Prestiti, è un riconoscimento di grande prestigio per la nostra azienda a beneficio dell’Italia e dell’Europa e si inserisce a pieno nel piano strategico di Be Charge che punta a sviluppare una rete di ricarica europea ad alta potenza per veicoli elettrici che colleghi le principali vie di comunicazione del continente e i centri urbani”.