High Quality Food – Vendite a 8,5 mln e utile netto di 0,2 mln nel 1H22

Il Cda di High Quality Food (HQF) ha approvato i conti del primo semestre 2022. La società precisa che non è possibile riportare i dati comparativi rispetto al periodo precedente in quanto non ha redatto la relazione semestrale relativa al 30 giugno 2021,
avendo avviato le negoziazioni il 9 giugno 2022.

Premesso ciò, nel periodo gennaio – giugno dell’esercizio corrente il valore della produzione è stato pari a 9,6 milioni, composto principalmente dai ricavi delle vendite pari a 8,5 milioni generati per 6,5 milioni in Italia, per 1,5 milioni in Europa e per 0,5 milioni nel resto del mondo.

Riguardo le categorie merceologiche, il prodotto “carne” incide per il 43% sul totale
delle vendite, “formaggi” per il 10%, i “prodotti ittici” per il 9%, “salumi” per
l’8%. La restante parte è suddivisa tra “frutta” 2%, “olio” 1%, ”pane” 4%, “pasta” 3% e
“dolci” 1%.

L’EBITDA si è attestato a 0,6 milioni, con un margine del 6,3%, mentre l’EBIT è stato pari a 0,5 milioni, con un’incidenza del 4,8% sul valore della produzione.

Il periodo si è chiuso con un utile netto di 0,2 milioni.

Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto cifra in 5,6 milioni, in miglioramento di 1,4 milioni rispetto al 31 dicembre 2021.

Riguardo l’evoluzione prevedibile della gestione, la società riporta che “il perdurare delle incertezze riguardo alle soluzioni dell’attuale crisi energetica non permette, in questa fase, di esprimere ipotesi nel breve periodo sull’evolversi degli effetti della crisi sui consumi generali e, per quanto riguarda l’attività di High Quality Food, sul mercato del food service nel nostro Paese”.

“Nonostante ciò, la politica di sviluppo dei segmenti B2B e B2C del gruppo di High Quality
Food dovrebbe consentire di proseguire il percorso di crescita del gruppo nonostante
le incertezze a livello macroeconomico”.

“L’attuale crisi energetica, ha peraltro indotto HQF a rivalutare il modello di business
dei punti vendita diretti HQF Store e Macelleria HQF, vista la maggior incidenza del costo
energetico sul volume d’affari dei punti vendita rispetto all’incidenza sul core business”.

Pertanto il management di HQF ha “rielaborato il format integrando in un unico punto
vendita la macelleria, la vendita e la somministrazione, e ha rivisto il piano delle
aperture puntando su un numero più ridotto di locali ma con potenziale maggiore per
ciascun punto vendita”.

“Sono in corso trattative avanzate per aperture di punti vendita in 4 location di pregio (2
a Roma, 1 a Milano e 1 a Londra) previste tra dicembre 2022 e aprile 2023”.

Inoltre, il gruppo, aggiunge HQF, “non ha in essere rapporti commerciali in Ucraina, Russia e Bielorussia. Nonostante ciò, monitora costantemente gli sviluppi del conflitto in Ucraina, gli sviluppi macroeconomici relativi all’inflazione e, in particolare, l’aumento reale dei costi energetici, al fine di adattare tempestivamente, laddove necessario, le proprie strategie di business e la valutazione dei rischi all’evolvere della situazione”.

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