Unidata ha raggiunto intese vincolanti sottoposte a condizioni con un fondo infrastrutturale, gestito da primario operatore italiano, e alcuni managers con riconosciute competenze nel settore delle Tlc per la realizzazione – attraverso una società di scopo denominata Unitirreno S.p.A. – di un sistema di fibre sottomarine nel mare Tirreno di circa 890 chilometri che collegherà Mazara del Vallo con Genova con un punto di snodo in prossimità di Roma-Fiumicino.
Inoltre, Unidata e il Fondo Europeo Connecting Europe Broadband Fund o CEBF hanno sottoscritto accordi modificativi e integrativi delle intese raggiunte in data 21 dicembre 2020 al fine di prevede il raddoppio dell’investimento in Unifiber, società partecipata al 70% da CEBF e al 30% da Unidata S.p.A., creata per la realizzazione di una rete in fibra ottica nelle aree grigie del Lazio.
La prima iniziativa prevede un investimento complessivo di Unitirreno – che sarà partecipata in via maggioritaria da Unidata – stimato in 70 milioni che saranno forniti, quanto a 36 milioni, dagli azionisti (equity) (in particolare Unidata investirà un ammontare compreso tra 12,5 milioni e 18,5 milioni); il residuo ammontare sarà finanziato dal sistema bancario. La sottoscrizione degli accordi vincolanti è attesa, subordinatamente all’avveramento di talune condizioni sospensive in linea con la prassi di mercato, entro la fine del 2022.
Con riferimento a Unifiber, il raddoppio prevede un ulteriore investimento degli azionisti (equity) di 18,5 milioni, di cui 15,0 milioni da parte di CEBF e 3,5 milioni da parte di Unidata, che, sommati all’investimento precedentemente sostenuto, portano l’investimento complessivo degli azionisti a 37,0 milioni, di cui 30,0 milioni da parte di CEBF e 7,0 milioni da parte di Unidata, a fronte di un investimento totale da parte di Unifiber stimato in circa 90 milioni.