Nelle sedute dal 26 al 30 settembre 2022 il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato complessivamente un -8,1% rispetto al -5,8% del corrispondente europeo e al -2% del Ftse Mib.
Settimana negativa per l’azionario, con focus sulla politica monetaria restrittiva delle banche centrali e sugli ultimi dati macro, che evidenziano un’inflazione ancora elevata. In Europa tiene banco anche la questione energetica, con le muove misure per contrastare il rincaro dei prezzi, mentre si intensificano le tensioni geopolitiche internazionali.
Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund si attesta a circa 240 bp con il rendimento del decennale italiano al 4,5%.
Tornando al comparto utility, ottava difficile per le big, tra cui tuttavia contiene le vendite Hera (-2,2%) che ha annunciato una collaborazione di medio/lungo periodo con il gruppo ceramico Victoria per raggiungere la neutralità climatica e mitigare i costi energetici. Inoltre, ha siglato con CIRFOOD un protocollo d’intesa per collaborare su progetti mirati a favorire economia circolare e sostenibilità ambientale.
Tra le mid svetta Industrie De Nora (+7,4%) che ha firmato un patto parasociale con thyssenkrupp Projekt 1 (Thyssenkrupp), che conferma la partnership nell’ambito del precedente accordo di jv per thyssenkrupp nucera, fornitore di soluzioni di impianti a idrogeno verde.
In coda ERG (-8,5%) che non ha ricevuto dall’Antitrust l’autorizzazione alla cessione a Enel Produzione della partecipazione detenuta da ERG Power Generation in ERG Power, proprietaria della centrale cogenerativa di Priolo Gargallo (Siracusa).
Tra le small vola EEMS (+44,9%). La società ha chiuso il 1H 2022 con una perdita netta di 1,115 milioni (-0,378 milioni 1H 2021).