Nei primi 9M 2022 il gruppo Azimut ha registrato ricavi totali pari a 969 milioni (+12% rispetto ai 9M 2021), grazie alla forte crescita sottostante i Total Assets e principalmente attribuibile all’aumento del progresso 17% a 826 milioni delle commissioni di gestione ricorrenti, che rappresentano l’85% dei ricavi totali.
I ricavi totali scontano un minore contributo delle commissioni di performance dei fondi comuni di investimento e dei prodotti assicurativi, che complessivamente ammontano a 37,7 milioni nel periodo rispetto ai 67,2 milioni nei 9M 2021 a causa del contesto di mercato negativo.
I costi operativi totali si confermano sotto controllo e aumentano a/a dell’8% a 553,8 milioni, con una crescita inferiore rispetto allo sviluppo dei ricavi.
L’utile operativo aumenta così del 17% a 415,1 milioni e il margine operativo si attesta al 43% (vs 41% nei 9M 2021), in miglioramento grazie anche al deconsolidamento di Sanctuary.
L’utile netto sale del 4% a 302,3 milioni, nonostante il minor contributo delle commissioni di performance rispetto all’anno precedente e l’aumento dell’aliquota fiscale nei 9M 2022.
Nel 3Q 2022 i ricavi consolidati sono aumentati dell’1% a/a a 303 milioni, il reddito operativo del gruppo ha segnato un progresso del 15% a 139 milioni e l’utile netto si è fissato a 101 milioni (+4% a/a).
La Posizione Finanziaria Netta consolidata al 30 settembre 2022 è positiva per 364 milioni, in calo rispetto ai 408,5 milioni di fine dicembre 2021 in presenza del pagamento del dividendo per cassa e del dividendo relativo agli strumenti finanziari partecipativi nel 1H 2022 per complessivi 261 milioni.
Positiva l’attività di reclutamento in Italia di consulenti finanziari e private banker: nei primi 9M 2022 il Gruppo e le sue divisioni hanno registrato 89 nuovi ingressi, portando il totale del Gruppo Azimut a fine settembre a 1.866 unità.
Il management riconferma gli obiettivi per il 2022 di almeno 400 milioni di utile netto e di 6-8 miliardi di raccolta netta.
Gabriele Blei, Ad del Gruppo, commenta: “La nostra piattaforma globale e diversificata
continua a produrre risultati anche in un contesto volatile e incerto, come dimostrano i 6,8 miliardi di euro di raccolta netta da inizio anno e il patrimonio totale in crescita del 3%, che si attesta a 85,7 miliardi di euro a fine ottobre, nonostante l’effetto negativo del mercato. Registriamo un continuo sviluppo per i nostri prodotti di private markets, con una raccolta netta da inizio anno di 1,6 miliardi di euro, sostenuta da un’ampia offerta di fondi di private credit, private equity, real asset e VC. Tramite i nostri consulenti finanziari supportiamo i
clienti a ottimizzare l’asset allocation, a ridurre la volatilità del portafoglio nel breve termine e a migliorare i loro profili di rischio-rendimento nel medio-lungo periodo. Con quasi il 12% degli AuM totali provenienti dai mercati privati, guardiamo avanti con fiducia per raggiungere l’obiettivo di 15% entro la fine del 2024″.
Pietro Giuliani, Presidente del Gruppo, sottolinea: “Come da quasi vent’anni, Azimut è in linea con i target annuali annunciati: 400 milioni di euro di utile netto e 6 – 8 miliardi di euro di raccolta netta e ca. il 12% delle masse gestite in private markets. Risultati resilienti raggiunti in un contesto come quello attuale particolarmente complesso. I nostri clienti hanno ad oggi una performance netta media ponderata da inizio anno di oltre 3%
(302 bps) rispetto ai concorrenti italiani ed esteri ben rappresentati entrambi dall’indice
Fideuram dei fondi comuni italiani.”