Mercati – Proseguono i segni più in scia a Wall Street

I listini europei proseguono in territorio positivo in scia all’apertura di Wall Street, con gli operatori che continuano a valutare i commenti provenienti dai membri della Federal Reserve, le prospettive di crescita e la situazione Covid in Cina.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,7% in area 24.523. In rialzo anche il Dax di Francoforte (+0,3%), il Cac 40 di Parigi (+0,3%), il Ftse 100 di Londra (+0,8%), mentre avanza l’Ibex 35 di Madrid (+1,5%). A Wall Street il Dow Jones guadagna lo 0,5%, lo S&P 500 lo 0,2%, mentre il Nasdaq cede lo 0,3%.

Ad appesantire il sentiment dei mercati contribuiscono le notizie sul fronte della pandemia provenienti dalla Cina alla luce del recente incremento dei contagi, che si sono avvicinati al picco giornaliero di aprile allontanando l’ipotesi di un allentamento della rigida politica zero-Covid di Pechino.

In tema banche centrali, restano i timori legati all’inasprimento monetario, dopo che diversi esponenti della Fed hanno ribadito con fermezza la necessità di ulteriori interventi nella lotta all’inflazione.

Posizione condivisa dall’Ocse, secondo cui sono necessari ulteriori rialzi dei tassi di interesse per contrastare le pressioni sui prezzi, nonostante il significativo rallentamento dell’economia globale. Secondo le Prospettive Economiche dell’istituto, la crescita mondiale frenerà dal 3,1% del 2022 al 2,2% del 2023, per poi risalire al 2,7% nel 2024. Il Pil dell’Italia invece dovrebbe attestarsi al 3,7% nel 2022, per poi frenare allo 0,2% nel 2023 e risalire all’1% nel 2024.

L’organizzazione con sede a Parigi ritiene, infatti, che l’aumento dei prezzi sta avendo effetti negativi sui redditi reali, creando problemi che sono destinati solo a peggiorare in assenza di interventi di politica monetaria.

Il focus degli operatori, inoltre, resta concentrato sull’outlook della politica monetaria, in attesa della diffusione domani dei verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve, mentre giovedì sarà il turno di quelli della Bce.

Sul Forex il biglietto verde si indebolisce nei confronti delle altre valute. Il cambio euro/dollaro risale a 1,026 e il dollaro/yen scende a 141,4.

Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+1,3%) a 88,6 dollari e il Wti (+1,3%) a 81,1 dollari, che recuperano terreno dopo lo scivolone di ieri grazie alla smentita dell’Arabia Saudita su un possibile aumento della produzione da parte dell’Opec+.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund è sostanzialmente stabile in area 191 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,89%.

Tornando a Piazza Affari, in luce i petroliferi Tenaris (+5,9%) ed Eni (+3,9%). Bene anche Telecom Italia (+2,7%). In calo, invece, Nexi (-1,3%), Recordati (-0,8%) e Amplifon (-0,7%).