El.En – Verso un altro anno da record nonostante lo scenario sfidante

I primi nove mesi del 2022 hanno evidenziato il proseguimento del solido trend di crescita a doppia cifra, con ricavi in aumento del 19,5% a 484 milioni e un Ebit margin record al 12% grazie a una domanda che non sembra ancora risentire dell’attuale scenario di incertezza. Risultati ottenuti nonostante le continue difficoltà di approvvigionamento di alcuni componenti e delle tensioni inflazionistiche, che hanno comportato un assorbimento di cassa dovuto all’incremento del capitale circolante. Una precisa scelta strategica frutto della volontà del Gruppo di assecondare il rapido sviluppo del business, consentendo di alleviare l’impatto della crisi delle supply chain sul processo produttivo e di salvaguardare le proprie quote di mercato. Confermata la guidance 2022 che indica ricavi attesi oltre i 660 milioni con una redditività operativa in linea a quella registrata nei nove mesi.

“Consolidare la crescita nel settore industriale anche grazie a un recupero della Cina, accelerare il lancio di nuovi prodotti nel settore medicale, gestire le difficoltà a livello di supply chain e le tensioni inflazionistiche.

Sono queste le priorità strategiche individuate da Andrea Cangioli, Amministratore delegato di El.En, tra le più importanti realtà a livello globale nel mondo del laser nei settori medicale e industriale.

Nonostante l’incertezza che caratterizza l’attuale contesto macroeconomico, il Gruppo si avvia ad archiviare un 2022 con risultati molto positivi, caratterizzati da ricavi e redditività su livelli record.

Un andamento che beneficia del trend favorevole della domanda e degli investimenti in capacità produttiva effettuati negli ultimi anni, che hanno consentito di assecondare la forte crescita del business.

La società ha infatti deciso di utilizzare le proprie disponibilità liquide per aumentare il capitale circolante, in una chiara scelta strategica volta a sostenere il forte sviluppo del fatturato con un investimento di carattere transitorio mirato a creare un vantaggio competitivo limitando l’impatto dello shortage di componenti.

Dopo aver registrato nei primi nove mesi del 2022 ricavi in crescita di quasi il 20% con un Ebit margin del 12%, per l’intero esercizio il management ha confermato l’obiettivo di fatturato oltre 660 milioni e di redditività operativa in linea agli attuali livelli.

Il tutto confermando un outlook positivo anche sul 2023 sebbene, sottolinea Cangioli, “sarà difficile riuscire a mantenere i ritmi di crescita registrati quest’anno”, complice l’addensarsi di nubi che oscurano lo scenario congiunturale.

L’Amministratore delegato, Andrea Cangioli, illustra le priorità strategiche

“Consolidare la crescita nel settore industriale, in particolare nel segmento del taglio, sia in Italia sia in Cina; investire nello sviluppo di nuovi prodotti e nella loro certificazione nel settore medicale; gestire le difficoltà che inflazione e shortage di componenti hanno portato nel nostro processo produttivo”.

Sono queste le priorità strategiche individuate dall’Amministratore delegato di El.En, Andrea Cangioli, in uno scenario congiunturale che si preannuncia sfidante con la previsione di un 2023 positivo, seppure non ai livelli eccezionali del 2022.

L’esercizio che sta per concludersi è stato infatti caratterizzato da ricavi e redditività record per il Gruppo, anche grazie agli importanti investimenti in capacità produttiva effettuati negli ultimi anni che hanno consentito di assecondare il trend favorevole del mercato.

Risultati ancora più significativi se si considerano le persistenti difficoltà che caratterizzano la catena di approvvigionamento globale, al netto delle quali El.En sarebbe riuscita a registrare tassi di crescita addirittura superiori.

Il tutto beneficiando di una domanda che si mantiene molto sostenuta nella maggior parte dei mercati di sbocco del Gruppo, continuando ad alimentare un portafoglio ordini che, nonostante gli aumenti dei volumi e dei ritmi di produzione tenuti dagli stabilimenti della società, si mantiene consistente.

Il settore medicale

Per quanto riguarda il settore medicale, la società conferma il proprio impegno nello sviluppo di nuovi prodotti, grazie al focus sull’attività di ricerca e sviluppo propedeutico anche all’ottenimento delle certificazioni necessarie alla vendita dei sistemi medicali in tutto il mondo.

Un procedimento che dovrebbe registrare una nuova accelerazione grazie al superamento delle recenti difficoltà per il conseguimento della marcatura CE da parte dell’Unione europea, che ha introdotto nuove regole senza però fornire precise indicazioni operative, note come Common Specifications.

“In questi anni abbiamo avuto un periodo oggettivamente complicato a causa della poca chiarezza normativa sulle nuove direttive per i medical device” spiega Cangioli. “Per migliorare il controllo e la qualità di questo tipo di sistemi, l’Ue ha reso più complesso l’iter documentale dell’efficacia e della sicurezza dei prodotti”.

Una situazione di stallo prevista comunque sbloccarsi nel breve termine, consentendo ad El.En di accelerare il lancio di nuove soluzioni innovative sul mercato che costituiranno la base portante degli ulteriori sviluppi futuri del Gruppo.

Tra queste, “vediamo opportunità interessanti in particolare nell’estetica, con l’uscita di un nuovo laser a CO2 per il trattamento dermatologico per il ringiovanimento del volto e di un nuovo sistema di body contouring che utilizzerà delle fonti di energia innovative andando a sostituire i sistemi che oggi usano la tecnologia delle matrici di Led super luminescenti”.

Nella chirurgia, invece, “ci aspettiamo risultati importanti da due segmenti in particolare: l’urologia, in cui dovrebbe vedere la luce nel 2023 la nuova tecnologia a stato solido per il trattamento dei calcoli ad alta frequenza e ad alta efficacia, e le applicazioni chirurgiche dei sistemi laser a CO2”.

Il settore industriale

Nel settore industriale, la priorità riguarda il consolidamento del brillante andamento delle vendite del taglio laser in Italia e in Europa, con la controllata italiana Cutlite Penta che ha registrato una straordinaria crescita del 62% del fatturato nei primi nove mesi del 2022.

Dall’altro lato, la Cina, altro mercato fondamentale per El.En in questo settore, ha mostrato risultati inferiori alle previsioni a causa delle limitazioni derivanti dalla nuova ondata di lockdown imposti nel paese.

“Puntiamo a una ripresa del fatturato in Cina dopo un anno difficile, sfruttando anche un’auspicabile normalizzazione della situazione Covid e valutando anche una possibile Ipo della nostra controllata cinese” dichiara l’AD.

La forte crescita registrata nel business del taglio laser registrata negli ultimi anni ha infatti spinto il management a valutare diverse opzioni strategiche per consolidarne ulteriormente il rapido sviluppo.

Per questo motivo, lo scorso ottobre Penta Laser Zhejiang, capogruppo delle società cinesi ed italiane impegnate nel business del taglio laser di metalli, ha concluso un aumento di capitale riservato a due fondi cinesi di private equity, in un’operazione che rientra tra le attività propedeutiche ad una eventuale Ipo su un mercato regolamentato cinese.

Un processo complesso e le cui tempistiche dipenderanno anche dall’evolversi delle condizioni di mercato, mirato comunque a rinforzare questa divisione alla luce delle significative opportunità in questo settore.

“Quello che è certo è che intendiamo accelerare ulteriormente la traiettoria di sviluppo in questo business, investendo risorse e acquisendo nuovi capitali per poter raggiungere una posizione più solida e un livello competitivo importante rispetto ai competitor di maggiori dimensioni”.

Le tensioni a livello di supply chain e le dinamiche inflattive

In un contesto in cui il trend della domanda continua ad essere favorevole e il backlog consistente, la società si trova a dover affrontare la necessità di gestire le pressioni inflazionistiche e le problematiche lungo la catena degli approvvigionamenti a livello globale.

Gli ottimi risultati registrati nel corso dell’esercizio, infatti, sono stati accompagnati da una riduzione della cassa netta riconducibile soprattutto all’incremento del capitale circolante, destinato ad assecondare la rapida crescita alleviando l’impatto sull’attività della crisi delle supply chain che ha causato un allungamento del ciclo produttivo.

Il gruppo ha fatto ricorso alle proprie disponibilità liquide per espandere in maniera consistente il capitale circolante, con acquisiti di materie prime effettuati con grande anticipo sulla produzione.

Una precisa scelta strategica volta a sostenere il forte sviluppo del business, in un investimento di carattere transitorio mirato a creare un vantaggio competitivo, mantenendo la tempestività delle consegne e confermando la chiara propensione strategica dell’azienda di assecondare e facilitare la rapida crescita.

“La nostra attenta strategia di procurement ci ha consentito non solo di aumentare il fatturato, ma anche di salvaguardare e incrementare le nostre quote di mercato, riuscendo a soddisfare i nostri clienti e andando a intercettare quelli di alcuni nostri concorrenti in maggiore difficoltà”.

Inoltre, “avendo anticipato gli acquisti di scorte, abbiamo comprato a prezzi inferiori, riuscendo ad attenuare l’impatto del generale aumento dei costi delle materie prime” sottolinea Cangioli.

I risultati dei nove mesi 2022

Il tutto, come detto, dopo un 2022 che ha visto El.En registrare risultati brillanti. “Siamo su livelli record di fatturato e redditività, con tassi di crescita molto importanti che sfiorano il 20%” conferma l’AD.

La società ha chiuso i primi nove mesi del 2022 con ricavi in aumento del 19,5% a 484,3 milioni, con una crescita rilevante in tutti i segmenti di mercato nei quali il Gruppo opera e risultati “a doppia cifra” sia nel Medicale (+22,7%) sia nell’industriale (+15,7%).

La robusta crescita del fatturato ha permesso di mantenere elevato il livello di redditività, nonostante le oggettive difficoltà imposte anche da inflazione e caro energia. L’inflazione ha determinato un generalizzato aumento dei costi di acquisto di tutte le componentistiche necessarie alla fabbricazione dei prodotti del Gruppo.

Per evitare l’erosione dei margini, a partire dalla seconda metà del 2022 alcune società del Gruppo hanno iniziato ad applicare aumenti sui prezzi di vendita. Questo in aggiunta alla strategia del gruppo che ha storicamente difeso la marginalità grazie alla continua immissione di nuovi e innovativi prodotti sul mercato.

L’Ebitda è aumentato del 21,4% a 67,6 milioni, con una marginalità al 13,9% (+20 punti base), mentre l’Ebit ha segnato un +29,9% a 57,9 milioni, con un’incidenza sul fatturato al 12% (+100 punti base). Il risultato ante imposte è cresciuto del 27,1% a 57,9 milioni.

Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta è positiva per 32 milioni, in calo rispetto ai 116 milioni al 31 dicembre 2021 complice soprattutto l’incremento del capitale circolante netto derivato dalla necessità di approvvigionare materiali in misura sufficiente ai volumi di produzione programmati in rapida crescita, con una programmazione eseguita in ampio anticipo per prevenire o almeno alleviare l’impatto sull’attività della crisi delle supply chains.

Guidance 2022: ricavi attesi oltre 660 milioni

Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, il management sottolinea come le attuali condizioni della domanda, del portafoglio ordini e della capacità produttiva consentano di guardare con fiducia ad una positiva chiusura dell’esercizio, in linea con gli eccellenti risultati registrati sinora nel 2022.

“Il trend della domanda si conferma favorevole e il nostro backlog si mantiene consistente” afferma il Ceo. “Siamo ancora in una fase in cui stiamo cercando di aumentare ulteriormente la nostra capacità produttiva per evadere più velocemente gli ordini”.

El.En ha ribadito, quindi, la Guidance già rilasciata con un fatturato consolidato annuale atteso superiore ai 660 milioni ed una incidenza del risultato operativo sul fatturato in linea con quanto registrato nei primi 9 mesi dell’anno.

“L’unico neo di questo 2022 è stato il già citato calo dei ricavi in Cina per effetto delle difficili condizioni economiche e logistiche causate dalla politica zero Covid di Pechino, al netto del quale avremmo potuto probabilmente superare la soglia di 700 milioni di fatturato già quest’anno”.

Il target di 660 milioni di fatturato implica una crescita attesa di almeno il 15% rispetto al 2021, ben al di sopra dell’obiettivo del 10% indicato a inizio anno, con un quarto trimestre in aumento stimato prudenzialmente in aumento del 6% rispetto al +19,5% registrato nei primi nove mesi dell’anno.

L’obiettivo di una redditività operativa in linea ai primi nove mesi (pari al 12%) implica, inoltre, una marginalità stabile negli ultimi tre mesi dell’esercizio, sebbene storicamente siano quelli che beneficiano maggiormente dell’effetto della leva operativa con chiari effetti positivi sulla generazione di cassa e, di conseguenza, sulla posizione finanziaria netta.

Lo scenario per il 2023

Allargando l’orizzonte temporale, “le prospettive nei settori in cui operiamo si mantengono positive, pur all’interno di un difficile quadro congiunturale a causa del rischio di una recessione globale” afferma Cangioli.

“Le determinanti della crescita nei nostri specifici mercati si confermano eccellenti, con una domanda intrinseca che al momento non ha dato segnali di risentire della generale situazione di crisi”.

“Per il 2023 prevediamo un anno ancora positivo, seppure sarà difficile replicare gli ottimi tassi di crescita registrati nel 2022. Quanto alla redditività dobbiamo gestire il previsto aumento dei costi cercando di limitare l’eventuale impatto sui volumi dell’incremento dei prezzi di listino”.

Il vero timore riguarda il rischio che la crisi economica diventi anche crisi finanziaria, riducendo quindi gli investimenti in beni strumentali così come avvenuto nel 2009.

Il Ceo di El.En conferma però l’ottimismo nelle prospettive dei mercati di riferimento del gruppo, frutto di trend di mercato consolidati e con ancora ampi margini di sviluppo, che al momento non sembrano ancora risentire dell’incertezza del quadro macroeconomico.

“Abbiamo sempre detto di aspettarci una crescita media del fatturato nei prossimi anni di circa il 10% con una reddittività operativa del 10% e il track record degli ultimi anni ha evidenziato che abbiamo battuto questa previsione nonostante la pandemia” conclude Cangioli.

Secondo il consensus raccolto da Bloomberg, i ricavi sono stimati in crescita a un Cagr 2021-2024 dell’11,9% superando gli 800 milioni nel 2024, accompagnati da un progressivo miglioramento della redditività operativa e della posizione finanziaria netta.