Banche (+0,6%) – Debole Unicredit (-0,2%) in controtendenza rispetto all’indice italiano e a quello europeo

Nella seduta di ieri il Ftse Italia Banche ha riportato un +0,6%, a fronte del +1,1% dell’analogo indice europeo e del +0,4% messo a segno dal Ftse Mib.

Chiusura fiacca per le borse europee, mentre proseguiva senza direzione precisa la seduta di Wall Street in attesa dell’intervento del presidente della Federal Reserve Jerome Powell all’Economic Club di Washington. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si è attestato a 187 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,18%.

Tra le Big del settore Banca Popolare dell’Emilia-Romagna ha chiuso le contrattazioni con un +1,7%, Banco Bpm con un +1,9%, Intesa Sanpaolo con un +0,9%, Mediobanca con un +0,2% e UniCredit con un -0,2%.

A seguito dell’autorizzazione rilasciata dalla competente Autorità di Vigilanza, il 6 febbraio 2023 è stato iscritto presso il Registro delle Imprese di Modena il progetto di fusione per incorporazione in BPER Banca di BPER Credit Managementsocietà strumentale appartenente al Gruppo bancario BPER Banca che svolge, per conto delle società consorziate (tutte appartenenti al Gruppo BPER), l’attività di recupero e gestione dei crediti deteriorati e ogni altra operazione diretta a facilitarne lo smobilizzo e/o l’incasso.

Intesa Sanpaolo ha comunicato l’avvio del programma di acquisto – deliberato dal Cda il 3 febbraio scorsoi.

Tra le Mid Cap, Banca Monte dei Paschi di Siena ha segnato un +0,7%, Banca Popolare di Sondrio una variazione nulla e Credito Emiliano un +0,1%.

Il Cda della Banca Popolare di Sondrio ha approvato i risultati preliminari dell’esercizio 2022, che evidenziano una crescita record del margine di interesse (+28,8% a 681 milioni), commissioni nette in rialzo del 6,4% a 381 milioni e un utile netto di 251,3 milioni (-6,4% a/a), un risultato in linea con gli obiettivi del Piano industriale “Next Step” presentato lo scorso giugno e in particolare con il target di ROE all’8%.

I risultati preliminari del gruppo Credem evidenziano a fine dicembre 2022 un margine di intermediazione pari a 1.472,9 milioni, in crescita del 10,2% a/a.

Inoltre, nel 2022 il Gruppo Credem ha aggiornato le politiche di concessione del credito per includere, oltre alle tradizionali analisi di natura finanziaria, considerazioni specifiche relative al posizionamento della controparte rispetto alle tematiche di sostenibilità con focus su impatti climatici ed ambientali. Tali criteri sono stati integralmente applicati ad un campione rappresentativo di circa 1.000 aziende.

Infine, tra le Small, Banca Profilo ha registrato un +1,9% e Banco di Desio e Brianza un +0,3%.