Utility (-0,6%) – Terna (+0,1%) è l’unica Blue Chips a chiudere in territorio positivo

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un -0,6% rispetto al -0,3% del corrispondente europeo e al -0,7% del Ftse Mib.

Chiusura negativa per le borse europee, scivolate nel finale in scia ai ribassi di Wall Street dopo l’intervento del presidente della Federal Reserve Jerome Powell davanti alla commissione Bancaria del Senato Usa. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si è attestato a 183 punti base con il rendimento del decennale italiano al 4,52%.

Tra le Large Cap del comparto Terna (+0,1%) e Snam (-0,3%) sono state le migliori.

GranTerre, tra i principali player del food made in Italy e leader nella produzione di salumi e formaggi stagionati, e il Gruppo Hera (-1,0%) hanno firmato un accordo quadro per l’efficienza energetica e la decarbonizzazione.

Tra le Mid Cap, Industrie De Nora ha terminato le contrattazioni a +1,4%, Alerion Clean Power a +1,3%, Acea flat, Iren a -1,2% e Ascopiave a -3,7%.

Il Gruppo Ascopiave ha archiviato l’esercizio 2022 con ricavi consolidati pari a 163,7 milioni, in crescita del 21,3% rispetto ai 134,9 milioni del 2021. Il Cda ha deliberato di sottoporre all’approvazione dell’Assemblea ordinaria degli azionisti il rinnovo dell’autorizzazione del piano di acquisto e disposizione di azioni proprie.

Infine, tra le Small, i best performer sono stati Seri Industrial (+2,1%) e Edison (+1,0%) mentre Plc (-2,0%) è risultata la peggiore.