Mercati – Borse europee in denaro a metà seduta, Milano +0,8%

Prosegue in denaro la seduta delle borse europee mentre i futures di Wall Street quotano poco mossi, con gli investitori che restano intenti a valutare i segnali provenienti dall’agenda macroeconomica e le prossime mosse di politica monetaria.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,8% in area 27.430 punti, bene anche il Cac 40 di Parigi (+0,9%), il Dax di Francoforte (+0,6%), il Ftse 100 di Londra (+0,4%), mentre l’Ibex 35 di Madrid cede lo 0,5%.

Nell’attesa del report sull’inflazione statunitense in agenda domani, gli operatori stanno scontando una forte probabilità che la Federal Reserve aumenterà i tassi di interesse di 25 punti base nel meeting atteso il 3 maggio, dopo che nella giornata di venerdì il mercato del lavoro statunitense ha aggiunto 236.000 posti di lavoro e la disoccupazione è calata dal 3,6% al 3,5%.

Restando in tema banche centrali, il neogovernatore della Bank of Japan, Kazuo Ueda, ha mostrato un atteggiamento accomodante dichiarando che non sono previsti cambiamenti significativi alla politica monetaria adottata dall’istituto giapponese.

Sul fronte macro, le vendite al dettaglio in Eurozona mostrano un calo dello 0,8% su base mensile in linea col consensus e una riduzione del 3% su base annua, a fronte delle stime degli analisti che prospettavano una riduzione del 3,5%.

In settimana l’attenzione sarà rivolta anche alla nuova stagione delle trimestrali statunitensi con i conti di colossi bancari del calibro di JP Morgan, Wells Fargo e Citigroup, che potrebbero dare nuove indicazioni sullo stato di salute del sistema finanziario.

Sul Forex il biglietto verde perde terreno nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro in rafforzamento a 1,092 e il dollaro/yen in area 133. Tra le materie prime in salita le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,6%) a 84,6 dollari e il Wti (+0,5%) a 80,3 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si attesta in area 186 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,1%.

Tornando a Piazza Affari, gli acquisti premiano Saipem (+3,2%), CNH Industrial (+3,1%) e Monte dei Paschi (+3%), mentre le vendite colpiscono soprattutto Inwit  (-1,1%) e Terna (-1,1%).