Mercati Usa – Ancora una seduta interlocutoria

Wall Street continua a muoversi in una forchetta molto ristretta con Dow Jones e S&P500 che chiudono vicino ai massimi intraday, mentre all’opposto Nasdaq e Russell 2000 si posizionano verso i minimi.

Gli scostamenti finali risultano, tuttavia, modesti per tutti e quattro gli indici principali con Il Dow Jones che si apprezza di due decimi di punto percentuali, lo S&P500 di uno contrastando la discesa della stessa entità del listino tecnologico e di tre decimi dell’indice delle small caps.

Tesla e Microsoft cedono un punto e mezzo per cento, ma non deprimono il listino tecnologico.

VIX sostanzialmente invariato con un rialzo di meno di un punto percentuale a 16,9 punti.

Sul mercato obbligazionario brusca discesa dei rendimenti con il Tbond che scivola di sette punti base fino al 3,5%.

Tra le materie prime, il petrolio oscilla sensibilmente con una prima parte in discesa fino a 76,5 dollari al barile ed una seconda che lo vede risalire (+1%) fino a $79, sfruttando anche la debolezza del dollaro.

In recupero, seppur lieve, i due principali metalli preziosi – oro ed argento – entrambi di circa mezzo punto percentuale, ma con l’oro che non riesce a chiudere al di sopra dei 2.000 dollari l’oncia.

Sul mercato valutario il dollaro cede un’altra mezza figura nei confronti della moneta unica fermandosi a 1.105, minimo da inizio anno.