Nocivelli – ESCo specializzata in impianti tecnologici e servizi di facility management e leader a livello nazionale in operazioni di Partenariato Pubblico Privato (PPP) per la realizzazione di strutture sanitarie e ospedaliere – ha archiviato un altro semestre di solida crescita, con numeri in progresso a doppia cifra. Il 1H 2022-2023 (periodo luglio-dicembre 2022), infatti, si è chiuso con un Valore della Produzione migliorato del 36,5% a 40,8 milioni, Ebitda ed Ebit saliti rispettivamente del 28,6% a 9,2 milioni e del 27,9% a 8,1 milioni e un utile netto cresciuto del 18,2% a 5,9 milioni. Numeri importanti anche dal lato patrimoniale, con una posizione finanziaria netta positiva per 45,2 milioni.
“Il semestre da poco concluso è stato molto positivo sia al livello di fatturato che di marginalità, con risultati in crescita per i maggiori indicatori”, esordisce Nicola Turra, CEO di Nocivelli, in un’intervista rilasciata a Market Insight.
“Ci riteniamo molto soddisfatti, specialmente tenuto conto del complesso contesto macroeconomico in cui le aziende devono operare. Abbiamo avuto effetti e benefici grazie ad alcuni investimenti passati che oggi ci permettono di realizzare efficientamento dei costi, auto-produzione di energia e un miglioramento generale dell’efficienza dei contratti”.
“A dicembre 2022, inoltre, abbiamo ottenuto la qualifica di ‘Fornitore’ da Terna per un plafond annuale di ordini pari a 25 milioni di euro”. Un risultato importante che, sottolinea il manager, “conferma la nostra posizione di leader in tipologie di operazioni dove la catena di fornitura è molto controllata con barriere di ingresso molto rigide. Mi riferisco, per esempio, al fatto che deteniamo certificazioni che poche aziende possono vantare”.
Nell’ambito di questa collaborazione, precisa l’Ad, “abbiamo ricevuto un primo riscontro positivo delle installazioni già effettuate che potrebbe riflettersi su potenziali aggiudicazioni di nuove gare di Terna, alle quali è possibile partecipare solo su invito”.
Altro elemento importante è rappresentato dall’ulteriore incremento del portafoglio ordini che si aggira ora intorno ai 650 milioni al 2031, con visibilità di alcune commesse fino al 2041. “Una garanzia di flussi certi e costanti nel lungo periodo che garantisce la nostra proposta di valore agli investitori”.
Il tutto senza dimenticare la solidità patrimoniale che contraddistingue il Gruppo bresciano: al 31 dicembre 2022 la posizione finanziaria netta era positiva per 45 milioni di euro e in aumento rispetto al dato al 30 giugno 2022 (cash positive per 39,7 mln).
Questa liquidità, afferma Turra, “ci consentirà di sostenere la nostra presenza in importanti progetti ed operazioni di Partenariato Pubblico Privato di notevoli dimensioni, soprattutto in ambito ospedaliero, che richiedono un apporto di equity maggiore”.
Allargando lo sguardo al prossimo futuro, il Gruppo prevede un secondo semestre in linea con quello appena terminato. Inoltre, prosegue Turra, “abbiamo concluso anche dei contratti che presentavano un potenziale rischio dovuto al trend dei costi energetici. Questo ci permette di essere fiduciosi nel dire che prevediamo, anche nella seconda parte dell’anno, di poter realizzare ottimi risultati”.
Venendo allo scenario italiano di riferimento, l’attuale mercato del PPP è senza dubbio vivace. In un contesto siffatto, pertanto, “la capacità di Nocivelli sarà quella di cogliere le opportunità più remunerative soprattutto in relazione al PNRR, dove è richiesta la realizzazione di opere con costi e tempi certi”, puntualizza il CEO.
“La scadenza al 2026 prefissata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si avvicina e ritengo che il modello del Partenariato Pubblico Privato rappresenti oggi l’unico strumento adatto a soddisfare le richieste delle pubbliche amministrazioni con ambiti di sviluppo dalle prospettive incoraggianti, vista la crescente attenzione alle tematiche di efficientamento energetico. Ritengo pertanto che il nostro approccio risulterà vincente. Siamo comunque in un momento di transizione – avverte l’Ad – ed è importante, pertanto, monitorare cosa accadrà nello scenario europeo nel breve periodo”.
Al contempo, però, “abbiamo in essere una serie di operazioni che auspichiamo possano concludersi positivamente entro il prossimo anno. Si tratta di operazioni di notevoli dimensioni che necessiteranno di importanti investimenti ma che potenzialmente potranno contribuire in maniera significativa al nostro portafoglio ordini”, dichiara con soddisfazione Turra.
Apprezzamento per i forti risultati semestrali, che testimoniano la resilienza del modello di business dell’azienda di Castegnato e la sua capacità di cogliere le opportunità derivanti dal PNRR, è arrivato dagli analisti di Banca Akros, che hanno confermato l’indicazione all’acquisto e il target price di 5,70 euro, valore che incorpora un upside potenziale del 50% rispetto ai valori correnti.
Risultati che hanno incontrato le aspettative anche di investitori e stakeholders, come testimoniano i feedback ricevuti in occasione di due incontri con la comunità finanziaria ai quali Nocivelli ha recentemente partecipato: la “Spring Investor Conference”, organizzata da Banca Profilo, e l’Investor Day “Appuntamento alle Colonne”, di Banca Akros.
“Queste occasioni – sottolinea la IR Manager Alessandra Perego – sono molto importanti per far percepire concretamente il valore della nostra azienda. In generale l’accoglienza è stata molto positiva con conferenze ben strutturate con ampio spazio dedicato ai meeting”.
“Il sentiment generale è stato molto positivo. La nostra società è apprezzata e l’interesse dimostrato dagli investitori è testimonianza del fatto che stiamo perseguendo i nostri obiettivi con successo”.
“Nonostante questo momento storico difficile caratterizzato da un alto grado di incertezza – conclude Perego – il nostro business si dimostra resiliente, in grado di sostenere la transizione energetica e con la capacità di rispondere alle crescenti esigenze delle pubbliche amministrazioni”.
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