SCM Sim – Anche il 2022 chiude in rosso e la perdita sale a 0,8 milioni

Nel 2022 la diminuzione delle commissioni di performance, dovuta al cattivo andamento dei mercati finanziari, è stata in gran parte compensata dalla crescita dei proventi da consulenza generica in materia di investimenti, dinamiche che hanno contenuto al 5,9% il calo del margine di intermediazione. Per contro, il risultato finale non migliora, anche per maggiori costi operativi, e la perdita d’esercizio sale da 0,3 a 0,8 milioni. A marzo l’aumento di capitale da 1 milione, sottoscritto al 75,8%, dovrebbe agevolare l’attuazione del piano industriale approvato a febbraio, che indica per il prossimo triennio nuove partnership, il potenziamento della rete commerciale e lo sviluppo della divisione corporate.

Modello di business

Solutions Capital Management Sim (SCM Sim) è una società̀ di Intermediazione Mobiliare autorizzata alla gestione di portafogli, alla consulenza in materia di investimenti e al servizio di collocamento.

Attiva dal 2009, dal luglio 2016 è quotata sul mercato Euronext Growth Milan di Borsa Italiana e a giugno 2022 è stata ammessa segmento open market “Quotation Board” della Borsa di Francoforte.

La società è indipendente da gruppi bancari, assicurativi e industriali ed è un soggetto vigilato e controllato da Consob, Banca d’Italia e Borsa Italiana.

Tramite i servizi di Private Banking e Wealth Management, SCM offre soluzioni di consulenza personalizzate per i clienti, applicando un modello di business unico, innovativo e sostenibile in Italia, che si fonda su indipendenza, trasparenza e assenza di conflitto di interessi, in linea con il modello di consulenza “fee only”.

Ultimi avvenimenti

Ad aprile SCM Sim ha siglato con Sara Vita (Gruppo Sara), specializzata nell’area del risparmio, dell’investimento, della previdenza e della tutela, una partnership per avviare un percorso di sviluppo di nuovi prodotti a servizio della rete dei propri consulenti. La nuova offerta, con l’obiettivo di arricchire il catalogo prodotti da offrire alla clientela e soddisfare le esigenze di diversificazione del portafoglio, si caratterizzerà per l’efficienza del processo di investimento e l’allineamento ai nuovi standard di sostenibilità

Il 31 marzo si è concluso un aumento di capitale a pagamento, offerto in opzione, che prevedeva l’emissione di massime 300.936 azioni da offrire in opzione agli azionisti al prezzo unitario di 3,60 euro per un controvalore massimo di circa 1 milione. L’operazione, avviata in forza della delega al Cda ad aumentare il capitale per massimi 2 milioni in una o più volte entro novembre 2027, si è conclusa con la sottoscrizione di 228.024 azioni, per un controvalore totale di circa 821 mila euro, pari al 75,8% del totale deliberato.

Conto Economico

Nel corso del 2022 la Sim ha contabilizzato commissioni nette pari a 3,67 milioni rispetto ai 3,89 milioni dell’esercizio 2021 (-5,6% a/a).

Le commissioni attive ammontano a 6,2 milioni (6,3 milioni nell’esercizio 2021). Il mancato apporto delle commissioni di performance (2 milioni nel 2021), causato dall’andamento sfavorevole dei mercati, è stato compensato da maggiori entrate per consulenza generica in materia di investimenti. Queste ultime, registrano infatti una crescita del 64% per il comparto assicurativo e del 7% per le gestioni patrimoniali.

Le commissioni passive, pari a 2,45 milioni, sono pressoché in linea con l’esercizio 2021 (2,55 milioni).

Dopo interessi netti di scarso ammontare (-48 mila euro vs -38 mila euro al 31 dicembre 2021), il margine di intermediazione si attesta a 3,62 milioni (-5,9% a/a). Rettifiche di valore per 117 mila euro (+ 40,8% a/a) portano il risultato netto della gestione finanziaria a 3,51 milioni verso i 3,77 milioni realizzati nel 2021.

I costi operativi, pari a 4,3 milioni (+6,8% a/a), risentono dell’incremento delle spese amministrative, dei costi sostenuti per lo sviluppo della piattaforma gestionale e dei costi per consulenza, effetto in parte mitigato da una diminuzione del costo del personale, frutto di una riorganizzazione interna e dell’efficientamento della struttura commerciale.

L’esercizio si chiude con una perdita netta di 796 mila euro rispetto al risultato, sempre negativo, di 271 mila euro dell’esercizio 2021.

Raccolta e portafoglio

Nel 2022 la raccolta netta adjusted (che non considera le chiusure dei rapporti inattivi di consulenza Mifid e generica), risulta positiva per oltre 5 milioni.

Gli asset in gestione ammontano a 849 milioni, rispetto ai 959 milioni dell’esercizio precedente. Nel dettaglio, i patrimoni in gestione passano dai 207 milioni del 2021 a 211 milioni e i patrimoni in consulenza registrano un calo del 31% a 252 milioni.

Il valore delle polizze, segmento rilevante con un’incidenza del 42% sul totale degli asset in gestione, segna una lieve diminuzione attestandosi a 357 milioni dai 363 milioni dell’esercizio 2021, mentre il patrimonio della Sicav aumenta da 24 milioni del 2021 a 29 milioni.

Stato Patrimoniale

Sotto il profilo patrimoniale, la Sim presenta attività finanziarie in crescita da 2,4 milioni a 2,7 milioni e un patrimonio netto in calo da 3 milioni a 2,2 milioni, per effetto della perdita dell’esercizio.

Al fine di rafforzare la base patrimoniale della società, a novembre 2022, è stato deliberato un aumento del capitale sociale a pagamento, in una o più̀ volte, in via scindibile, per l’importo massimo di 2 milioni. 

Outlook

A fine febbraio il Cda ha approvato il Piano industriale 2023-2025, che prevede il potenziamento della rete commerciale con ingresso di nuove risorse, lo sviluppo di partnership con un nuovo intermediario assicurativo e lo sviluppo della divisione Corporate.

Il piano contempla anche una crescita sostenibile delle masse nel triennio, l’allargamento della base clienti e l’arricchimento dell’offerta commerciale.

Integrae Sim, nello studio del 24 marzo, alla luce dell’andamento dell’esercizio 2022, modifica le proprie stime ipotizzando per il 2023 la realizzazione da parte della società di un margine d’intermediazione e di un Ebitda rispettivamente pari a 4,25 milioni e 0,4 milioni rispetto ai 4 milioni e 0,2 milioni stimati in precedenza.

Per gli anni successivi, gli analisti ritengono che il margine d’intermediazione possa gradualmente aumentare per attestarsi a 6,15 milioni a fine periodo previsionale (Cagr 22A-25E: 14,1%). Anche l’Ebitda andrà migliorando per cifrare 1,95 milioni rispetto al valore negativo di 0,38 milioni di fine dicembre 2022.

La liquidità netta, pari a 0,35 milioni a fine anno 2022, andrà via via incrementandosi fino 3,4 milioni a fine dicembre 2025.

 

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