Meta Platforms ha chiuso il primo trimestre 2023 con ricavi pari a 28,65 miliardi di dollari, in aumento del 3% su base annua e del 6% su base annua a parità di cambi.
I costi e le spese totali hanno assorbito 21,42 miliardi di dollari, con un aumento del 10% su base annua (inclusi gli oneri relativi di ristrutturazione di 1,14 miliardi di dollari).
Il margine operativo è stato del 25%, in calo dal 31% e l’utile netto è sceso del 24% a 5,71 miliardi di dollari. L’utile per azione (EPS) è stato di 2,20 dollari (2,72 dollari nel 1Q 2022).
Gli utenti attivi giornalieri di Facebook sono stati in media di 2,04 miliardi a marzo 2023, con un aumento del 4% su base annua, mentre gli utenti attivi mensili sono stati 2,99 miliardi al 31 marzo 2023 (+2% a/a).
Gli analisti si aspettavano in media, secondo dati Refinitiv e StreetAccount, un utile per azione di 2,03 dollari, ricavi per 27,65 miliardi di dollari, DAU di 2,01 miliardi, MAU di 2,99 miliardi.
Meta Platforms al 31 marzo 2023, ha “sostanzialmente completato” i licenziamenti dei dipendenti annunciati nel 2022 e nel primo trimestre del 2023 ha sostenuto ulteriori oneri di ristrutturazione al lordo delle imposte pari a 621 milioni di dollari.
Nel marzo 2023, ha annunciato tre round di licenziamenti pianificati per ridurre ulteriormente le dimensioni dell’azienda di circa 10.000 dipendenti, a fronte dei quali prevede costi per circa 1 miliardo di dollari, di cui 523 milioni sono stati rilevati durante il primo trimestre del 2023 e gli oneri rimanenti saranno registrati entro fine anno in corso.
Meta prevede nel 2Q 2023 entrate totali comprese tra 29,5 e 32 miliardi di dollari e per l’intero anno 2023 prevede ora spese totali comprese tra 86 e 90 miliardi di dollari, stima che include 3-5 miliardi di dollari di costi di ristrutturazione relativi agli oneri di consolidamento delle strutture e alle indennità di licenziamento e altri costi del personale.