Mercati USA – Attesa partenza sottotono all’indomani della Fed

I futures sull’azionario americano cedono lo 0,1%-0,2%, preannunciando un avvio debole oltreoceano all’indomani della nuova stretta monetaria della Fed e con gli occhi puntati in particolare sulle banche regionali.

Chiusura ieri in negativo a Wall Street con il Dow Jones che ha perso lo 0,8%, lo S&P 500 lo 0,7% e il Nasdaq lo 0,5%.

Il tutto a seguito dell’annuncio, da parte dell’istituto centrale americano, di un rialzo dei tassi di 25 punti base, in linea con le aspettative.

Sull’umore dei mercati pesa la conferenza stampa del presidente della Fed Powell che, nonostante l’apertura a una pausa nel ciclo di rialzi che ha portato il costo del denaro ai livelli più alti dal 2007, ha ribadito l’intenzione della banca centrale di attendere il 2024 prima di effettuare dei tagli.

Rimanendo in tema di banche centrali, è arrivato intanto l’annuncio di un rialzo dei tassi di un quarto di punto percentuale anche da parte della BCE.

Sentiment condizionato anche dai timori di un effetto contagio nel sistema bancario americano, uno scenario che sembrava finalmente potersi escludere con l’acquisizione di First Republic da parte di JPMorgan. Tuttavia, destano preoccupazione diverse banche regionali, su tutte PacWest, che starebbe considerando diverse opzioni strategiche, fra cui la vendita.

Sul fronte macro, le nuove richieste di disoccupazione nella settimana al 29 aprile sono risultate in aumento da 229mila a 242mila, in incremento leggermente superiore alle attese degli analisti (240mila).

Tornando a Wall Street, nel pre-market male diversi titoli bancari regionali oltre a PacWest (-38,5%): Western Alliance segna -15%, Metropolitan Bank -14%, Zions Bancorp -10,8%, Comerica -6,4%.