Mercati USA – Avvio in calo, S&P 500 -0,4% e Nasdaq -0,3%

Apertura sottotono a Wall Street all’indomani della nuova stretta monetaria della Fed e con gli occhi puntati in particolare sulle banche regionali americane.

Nel dettaglio, dopo pochi minuti di scambi, lo S&P 500 cede lo 0,4%, il Nasdaq e il Dow Jones lo 0,3%.

Sull’umore dei mercati pesano le parole del presidente della Fed Jerome Powell che, dopo un rialzo dei tassi da 25 punti base, in linea con le attese, e nonostante l’apertura a una pausa nella politica restrittiva, ha ribadito l’intenzione della banca centrale di attendere il 2024 prima di effettuare dei tagli.

Rimanendo in tema di banche centrali, è arrivato intanto l’annuncio di un rialzo dei tassi di un quarto di punto percentuale anche da parte della BCE.

Sentiment condizionato anche dai timori di un effetto contagio nel sistema bancario americano, uno scenario che sembrava finalmente potersi escludere con l’acquisizione di First Republic da parte di JPMorgan. Tuttavia, destano preoccupazione diverse banche regionali, su tutte PacWest (-41,6%), che starebbe considerando diverse opzioni strategiche, fra cui la vendita. Tra altri titoli bancari, si segnalano Western Alliance ( -13%), Metropolitan Bank (-7,7%), Comerica (-5,1%), Zions Bancorp (-4,7%).

Sul fronte macro, le nuove richieste di disoccupazione nella settimana al 29 aprile sono risultate in aumento da 229mila a 242mila, in incremento leggermente superiore alle attese degli analisti (240mila).

Intanto sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,103, mentre il dollaro/yen sale a 134,8. Tra le materie prime, poco mosse le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,2%) a 72,5 dollari e il Wti (-0,1%) a 68,5 dollari.

Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento sul Treasury a 2 anni scende al 3,877% mentre il rendimento sul decennale è poco mosso al 3,401%.