Mercati Usa – Mantengono le posizioni

Seduta a due facce ieri a Wall Street con due dei quattro indici principali che chiudono con un modesto progresso e gli altri con segno opposto, anch’esso di lieve entità.

Archiviato l’ovvio accordo bipartisan sul “debt ceiling” e la stagione delle trimestrali, il mercato azionario domestico cerca nuova linfa per proseguire la sua recente fase di rialzo.

E’ ancora il Nasdaq a sostenere le quotazioni grazie ai forti progressi di Nvidia e Tesla entrambi eccedenti il 4% con la prima che torna al di sopra dei 400 dollari e la seconda dei $200. Apple (+1,1%) risale ormai in prossimità del suo record assoluto.

Il listino tecnologico riesce a rimanere al di sopra dei 13.000 punti per la seconda giornata consecutiva. Chiude praticamente invariato invece lo S&P500, mentre il Dow Jones scivola di due decimi di punto percentuale ed il Russell 2000 di tre.

VIX in ribasso di tre punti percentuali a quota 17,45.

Sul mercato obbligazionario si interrompe l’ascesa dei rendimenti con il Tbond che cede dodici punti base in due sedute (lunedì il mercato era aperto durante la festività del Memorial Day) al 3,69%.

Giornata complicata anche per la maggior parte delle materie prime, ad iniziare dal petrolio. L’oro nero cede il quattro e mezzo per cento scivolando a 69,5 dollari al barile.

Statici ed incapaci di alcuna reazione convincente anche i due principali metalli preziosi – oro ed argento – con il metallo più pregiato che si apprezza di meno di mezzo punto percentuale e l’argento che termina invariato.

Sul mercato valutario il dollaro riprende la fase di rafforzamento nei confronti dell’euro chiudendo a 1,069 mentre la lira turca crolla di quasi il quattro percento in una sola seduta a 20,7.