Moda (+1,5%) – Ratti (+7,1%) è la migliore in una settimana positiva per il comparto vitaliano

La scorsa settimana il Ftse Italia Moda ha riportato un +1,5% rispetto al -0,8% del corrispondente europeo e al +1,3% del Ftse Mib.

I principali listini europei hanno chiuso tonici la seduta di venerdì, simili all’andamento di Wall Street, in una settimana che ha visto messa definitivamente da parte l’incertezza politica sul debt ceiling. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si è attestato a 167 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,97%.

Tra le Large Cap Moncler ha segnato un +1,5%.

Tra le Mid Cap, Brunello Cucinelli ha terminato le contrattazioni a +3,5%, Ovs a +1,8%, Tod’s a +1,0%, Salvatore Ferragamo a -0,1%, Intercos a -1,0% e Safilo Group a -2,8%.

Ovs ha fornito un aggiornamento sull’andamento delle vendite.

Sempre a proposito di OVS, l’assemblea degli azionisti, ha approvato il bilancio di esercizio  al 31 gennaio 2023 e la distribuzione di un dividendo pari a 0,06 euro per azione, con data di stacco il 19 giugno e pagamento il 21 giugno.

OVS ha infine reso noto che il patto parasociale tra Tamburi Investment Partners (TIP), String e Concerto, stipulato lo scorso 3 maggio, ha esaurito la sua efficacia con lo svolgimento dell’assemblea di OVS del 31 maggio.

Infine, tra le Small, Ratti (+7,1%) e Csp International (+3,1%) hanno sovraperformato le altre mentre Piquadro (-1,8%) è stata la peggiore.

Italian Design Brands (-0,7%) ha reso noto l’esercizio integrale dell’opzione Greenshoe, concessa nell’ambito dell’offerta pubblica iniziale della società, da parte di Investindesign, Elpi, Fourleaf, Amelia Pegorin e Giorgio Gobbi, per complessive 965.074 azioni.

In ottemperanza alla richiesta della Consob del 16 giugno 2010, la Vincenzo Zucchi (+0,4%) ha informato che l’indebitamento finanziario netto al 30 aprile 2023 è pari a 22,2 milioni, in deciso miglioramento rispetto ai 36,5 milioni al 31 marzo e ai 34,1 milioni al 31 dicembre 2022.