MERCATI USA – Cede il Nasdaq  (-1,3%)

Seduta a due velocità differenti ieri a Wall Street.

Oltre alla debolezza del listino tecnologico, il quale sconta i forti rialzi delle settimane precedenti, anche lo S&P500 lascia sul terreno lo 0,4%. Entrambi i listini chiudono molto vicini ai minimi intraday.

All’opposto, Dow Jones (+0,3%) e Russell 2000 (+1,9%) terminano in rialzo e in prossimità dei massimi con il listino delle small caps che guadagna oltre cinque punti percentuali in due sedute.

In frenata tutti i big della tecnologia indistintamente con a capo Amazon (-4,2%), seguita da Nvidia e Microsoft in calo del 3,1%. In discesa anche AMD (-5,15%), Google (-3,8%) e Meta (-2,8%).

VIX poco mosso ed invariato a quota 13,95.

Sul mercato obbligazionario si impennano i rendimenti con il Tbond che sale di dieci punti base al 3,79%.

Tra le materie prime giornata incerta con il petrolio il quale parte in discesa ma chiude in rialzo di oltre un punto percentuale al di sopra dei 72 dollari al barile.

Seduta complicata per i due principali metalli preziosi i quali falliscono l’ennesimo tentativo di rimbalzo e chiudono di nuovo in rosso. L’oro cede oltre un punto percentuale, mentre l’argento solo mezzo ma annullando un precedente progresso intraday di oltre il due per cento.

Sul mercato valutario, il dollaro è incapace di prendere una direzione precisa e cede solo qualche frazione di punto nei confronti dell’euro scivolando a quota 1,071.

Ennesimo crollo invece della lira turca che precipita in una sola seduta di un altro sette per cento rispetto al biglietto verde a quota 23,25.