Mercati – Listini europei chiudono positivi, Piazza Affari +0,6%

Le borse europee cancellano le perdite della seduta e chiudono le contrattazioni in positivo, in scia all’andamento dei principali listini statunitensi, con gli investitori che restano intenti a monitorare le vicende geopolitiche, le mosse delle banche centrali e l’agenda macroeconomica.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 27.401 punti (+0,6%), in rialzo come l’Ibex 35 di Madrid (+1,3%), il Cac 40 di Parigi (+0,4%), il Dax di Francoforte (+0,2%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%).

Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 1%, lo S&P 500 lo 0,7% e il Dow Jones lo 0,4%.

Dopo il fallito colpo di stato contro la Russia di Vladimir Putin avvenuto lo scorso sabato, l’attenzione rimane focalizzata sugli accordi tra il presidente bielorusso Lukashenko, che ha agito come mediatore, e il capo dell’organizzazione paramilitare Wagner, Prigozhin, che ha guidato la rivolta e la marcia verso Mosca.

In particolare, gli sviluppi recenti mettono ancora in evidenza una situazione particolarmente tesa poiché, se da un lato Putin ha revocato tutte le accuse contro Prigozhin, dall’altro pesano ancora su di lui le accuse di alto tradimento e dell’uccisione di 15 militari da parte del Tribunale di Mosca.

Nel Vecchio Continente, nella cornice del forum della Banca centrale europea a Sintra, in Portogallo, il presidente Christine Lagarde ha esortato i policymakers a tenere la linea sui tassi di interesse per evitare che la crescita dei prezzi rimanga al di sopra del target del 2%.

Dall’altro lato, la Lagarde ha sottolineato gli sforzi dell’Eurotower per contenere l’inflazione, alzando il proprio tasso di riferimento dal -0,5% nel corso del 2022 al +3,5% dopo il meeting di giugno. Tuttavia ha proseguito affermando “non si può ancora dichiarare vittoria”.

Tornando sul fronte internazionale, il segretario al Tesoro Usa Janet Yellen sarà in Cina agli inizi di luglio per il primo confronto diretto con He Lifeng, vicepremier cinese con la responsabilità della politica economia. L’incontro tra i policy maker sarà un ulteriore occasione di confronto e riappacificazione tra le due super potenze.

Sul fronte macro, a giugno l’indice del Conference Board relativo alla fiducia dei consumatori statunitensi si è attestato a 109,7 punti, al di sopra dei 104 punti del consensus e dei 102,5 punti del dato di maggio (rivisto da 102,3 punti).

Sempre negli Stati Uniti, a maggio, il dato preliminare sugli ordini di beni durevoli ha registrato un aumento dell’1,7% su base mensile, contro il -0,9% previsto dagli analisti e dopo il +1,2% di aprile (rivisto da +1,1%). Al netto del settore dei trasporti, il dato è in crescita dello 0,6%, superiore al consensus (0,0%) e al -0,3% del mese precedente.

Sul forex, intanto, l’euro/dollaro si attesta a quota 1,096, mentre il cambio tra il biglietto verde e lo yen sale a 144. Tra le materie prime, le quotazioni del petrolio sono in calo, con il Brent (-1,7%) a 73,1 dollari e il Wti (-1,8%) a 68,1 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale in area 163 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,99%.

Tornando a Piazza Affari, bene Prysmian (+3,1%), Poste Italiane (2,4%), Bper (+1,9%) e Nexi (+1,8%), mentre le vendite colpiscono Diasorin (-4,4%), Eni (-1,5%), Iveco (-1,3%) e Amplifon (-1,2%).