La settimana scorsa il Ftse Italia Banche ha riportato un +2,2% rispetto al +1,7% del corrispondente europeo e al +2,2% del Ftse Mib.
Chiusura contrastata per gli eurolistini, mentre Wall Street procedeva tonica, con l’attenzione degli investitori rivolta all’agenda macroeconomica. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è sceso in area 164 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,10%.
Tra le Large Cap, Mediobanca ha terminato le contrattazioni a +5,6%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna a +3,9%, Intesa Sanpaolo a +3,1%, Banca Monte dei Paschi di Siena a +2,7%, Banco Bpm a +1,1% a +1,0%.
Il conto economico consolidato del primo semestre 2023 del gruppo Intesa Sanpaolo riporta interessi netti pari a 6.838 milioni, in aumento del 68,9% su base annua. In particolare, nel secondo trimestre 2023, il Gruppo ha registrato interessi netti pari a 3.584 milioni, in aumento del 10,1% rispetto al primo trimestre 2023 (+71,3% a/a).
L’attuazione del Piano di Impresa 2022-2025 di Intesa Sanpaolo procede a pieno ritmo e le iniziative industriali chiave sono ben avviate, con una prospettiva di utile netto per il 2024 e il 2025 superiore a quello previsto per il 2023,
Il gruppo Mediobanca prosegue il suo percorso di crescita chiudendo l’esercizio 2022-2023 con ricavi a 3,3 miliardi (+16% a/a), utile netto superiore al miliardo (+13% a/a), utili per azione a 1,21 euro (+15% a/a), utili per azioni normalizzati a 1,42 euro (+27% a/a), ROTE al 13% (+2pp a/a) e RORWA al 2,4% (+40bps a/a).
Sulla base del miglioramento del contesto dei tassi di interesse e delle relative ipotesi di pass-through sui depositi, di un basso costo del rischio, di un controllo strutturale dei costi e dei progressi riguardanti le ambizioni di efficienza del capitale, UniCredit ha aggiornato al rialzo la guidance FY 2023, indicando un margine di interesse di almeno 13,2 miliardi, ricavi netti oltre 21,5 miliardi e un utile netto pari o superiore a 7,25 miliardi.
Nel secondo trimestre 2023 i ricavi totali del gruppo UniCredit si sono attestati a 6,0 miliardi, in aumento dello 0,6% t/t, trainati dal margine di interesse, pari a 3,5 miliardi (+6,0% t/t), parzialmente compensato da commissioni per 1,9 miliardi (-1,6% t/t, se si esclude la riduzione netta delle commissioni sui conti correnti in Italia, altrimenti -4,6% t/t), e proventi da attività di negoziazione per 0,5 mld (-3,0% t/t).
Nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie deliberato dall’Assemblea degli Azionisti del 31 marzo 2023 (“Seconda Tranche del Programma di Buy-Back 2022”) e avviato il 30 giugno 2023, dal 17 luglio al 21 luglio 2023, UniCredit ha acquistato 225.845 azioni proprie a un prezzo medio ponderato di 22,0596 euro ciascuna.
Tra le Mid Cap, Banca Popolare di Sondrio ha chiuso a +4,8% e Credito Emiliano a +2,0%.
Infine, tra le Small, Banco di Desio e Brianza ha registrato un +1,8% e Banca Profilo una sostanziale stabilità.